Un nuovo impianto per l’innevamento artificiale, quanto mai necessario. E poi accelerazione sul fronte dell’estate. Il Nevegal prova a voltare pagina con i bresciani di Consorzio Tolomeo. Il gruppo imprenditoriale oggi si occupa di ski area in Alta Val di Susa, ma negli ultimi tempi ha messo gli occhi sul Colle dei bellunesi, intenzionato a rilanciare la stazione sciistica. Cosa serve? Un investimento importante, tra i 12 e i 15 milioni di euro.
Il progetto è stato presentato ieri (25 marzo) a Palazzo Rosso. E dopo un inverno a dir poco travagliato per il Nevegal, anche una presentazione può essere ossigeno puro, un raggio di sole nel buio pesto.
Il Consorzio Tolomeo è pronto a prendere gli impianti del Colle. Il 31 marzo scade infatti la proposta improrogabile di vendita della seggiovia e degli ski-lift da parte di Nevegal 2021. La società bellunese non venderà più al Comune, ma ai bresciani, stando a quanto dichiarato ieri. Tolomeo poi ha tutta l’intenzione di non adagiarsi. Anzi. Vuole rimettere in funzione piste cadute in disuso, e intende potenziare gli impianti di risalita. La condizione di base però è quella di installare un moderno impianto di innevamento artificiale. «Un impianto che non può più aspettare» ha detto Alessandro Pietroboni, nella cordata di Tolomeo. «Riuscire a sopravvivere con stagioni uguali a quella appena passata, sarebbe difficile».
Quanto serve? Almeno 12 milioni di euro. Ma Tolomeo si dice pronta a ricercare una fetta consistente tra contributi pubblici e sponsor privati. Intanto Nevegal 2021 si pone a disposizione, per dare continuità e fare il passaggio delle consegne.
E gli algerini? Al momento, svaniti come neve nel deserto… del Sahara.
