Classifica qualità della vita, è Belluno la città con il clima peggiore d’Italia

Classifica qualità della vita, è Belluno la città con il clima peggiore d’Italia

Il clima peggiore d’Italia ce l’ha Belluno. I bellunesi lo sanno? Forse no, ma così ha deciso Il Sole 24 Ore, che ieri ha stilato la classifica dell’indice climatico per stabilire in quale capoluogo di provincia si viva meglio per soleggiamento, assenza di vento e bassi indici di umidità relativa. Risulta che la cittadina dolomitica è quella messa peggio in tutto lo Stivale. Già, ma sarà davvero così? 

LA CLASSIFICA

Intanto la graduatoria premia Bari, Imperia e Barletta-Andria-Trani. Questo il podio nell’indice del clima 2024. Subito dietro Catania, Pescara, Livorno, tutte città di mare. Poi, a completare la top 10 Chieti, Brindisi, Agrigento e Cagliari. Cosa si vede a occhio nudo? Che manca la montagna.

In fondo alla classifica invece, Lecco, Ferrara, Asti, Lodi, Piacenza, Caserta, Cremona, Pavia, Alessandria e la peggiore di tutte: Belluno. Anche qui un dato abbastanza lampante: presenza massiccia di pianura padana.

Ma non è una battaglia tra mare e catino padano. Semmai è una lotta tra giorni sole, pioggia, freddo, e nebbia. E si sa: l’Italia è lunga e stretta, e i giorni di sole sono di più alle latitudini più meridionali. Non serve Il Sole 24 Ore per capirlo.

I PARAMETRI

Gli indicatori scelti dall’analisi del quotidiano economico per stilare la graduatoria del clima migliore per la qualità della vita sono dieci: soleggiamento (ovvero le ore di sole al giorno, in una media tra il 2008 e il 2018); indice di calore (i giorni annui con temperatura percepita superiore ai 30 gradi); ondate di calore (gli sforamenti delle temperature massime superiori ai 30 gradi per tre giorni consecutivi); eventi estremi (giorni con accumulo di pioggia superiore ai 40 millimetri per fascia esaoraria); brezza estiva (nodi medi giornalieri di vento nella stagione); umidità relativa (giorni annui fuori dal confort climatico, ovvero con umidità oltre il 70%); raffiche di vento (giorni totali con raffiche superiori ai 25 nodi); piogge (giorni annui in cui piove almeno 2 millimetri al giorno); nebbia (giorni annui con nebbia almeno in una fascia oraria); giorni freddi (quelli nell’arco di un anno con temperatura massima percepita inferiore ai 3 gradi).

Cosa risulta? Che Belluno è ultimissima per soleggiamento e giorni freddi (in montagna, sulle Dolomiti, sarebbe strano il contrario). È penultima per umidità relativa e pioggia, e agli ultimi posti per brezza estiva ed eventi estremi (ma nel conto della media della piovosità rientra anche Vaia, tanto per dire). Invece il clima bellunese è premiato nel parametro delle raffiche di vento e delle ondate di calore.

E IL RESTO DELLA MONTAGNA?

Il confronto con altre zone montane è abbastanza strano. Aosta, tanto per dire, è all’undicesimo posto, nonostante una latitudine e un’altimetria del tutto simili a Belluno. Se la provincia dolomitica è ultimissima per soleggiamento, come mai Aosta è invece al 40° posto? E Trento e Bolzano? Sembra che la pioggia continua di Belluno sia invece dosata sapientemente nelle due province autonome.

Una considerazione a margine va fatta: non c’è più il meteo di una volta… 

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