Fuochi vietati: c’è pericolo di incendi. Qualche giorno fa è arrivata una nota della Regione Veneto piuttosto esplicita. A ruota sono seguite le ordinanze di diversi Comuni del Bellunese (a cominciare da Santa Giustina e Cesiomaggiore). Nei prossimi giorni, anche altri sindaci si aggiungeranno nel vietare fuochi all’aperto e falò.
È inevitabile: meglio prevenire, visti i prati e boschi riarsi dalla siccità. Le previsioni davano pioggia. Debole o debolissima. Invece non si è vista neanche una goccia e per trovare l’acqua bisogna andare indietro di almeno un mese. Le ultime precipitazioni degne di tale nome risalgono al 19-20-21 dicembre. Poi più niente. E la pioggia precedente era stata quella dell’allerta meteo di metà novembre.
Gli effetti della siccità si sono già visti nella facilità con cui si è sviluppato l’incendio di Podenzoi, giusto una settimana fa. Se non pioverà, potrebbero vedersi anche nella rete idrica (del resto, il Bellunese non è nuovo a episodi di perdurante siccità invernale). Le previsioni a medio raggio parlano di qualche goccia per martedì 28 gennaio. Resta da capire l’entità delle precipitazioni. Intanto, niente fuochi all’aperto, vietato bruciare sterpaglie e ovviamente gettare mozziconi di sigarette.