Un bell’abito, simbolo del gusto del made in Italy, dello sport e della “grande bellezza” italica. Cortina 2021 è questo, ma anche molto di più. È un traino pazzesco per l’economia. Lo dicono i dati. O meglio, lo dice l’indagine condotta da Format Research. Una ricerca voluta dal commissario per le opere mondiali e realizzata nell’ambito di uno studio più ampio condotto da Sose spa (società del ministero dell’economia) con i seguenti obiettivi: rilevazione, descrizione e analisi dell’impatto economico dei Campionati Mondiali di sci 2021 secondo l’opinione (analisi di sentiment) e nell’esperienza delle imprese esposte in modo diretto o indiretto agli effetti dell’evento. Coinvolte 2.054 aziende.
Ebbene, i risultati sono lampanti. Il 43,7% degli intervistati ha risposto che non sarebbe riuscito o che sarebbe riuscito solo marginalmente a produrre la quota parte del fatturato realizzato proprio grazie ai Mondiali di sci. Insomma, Cortina 2021 fa bene. A Belluno, certo. Ma anche all’Italia.
Lo studio – presentato ieri in conferenza stampa – ha tenuto conto sia dell’impatto della pandemia da Covid-19 sugli investimenti effettuati, sia del sentiment delle imprese riguardo le opere e le iniziative realizzate dalla Pa per consentire la realizzazione dell’evento.
Oltre il 92% delle imprese intervistate ritiene che i Mondiali di sci avranno un impatto positivo sull’immagine delle zone interessate dall’evento e sull’intero Paese. In assenza di questo evento sportivo l’indagine rivela che il 15,7% delle imprese indirettamente coinvolte nell’evento (localizzate nei territori del Bellunese, del Veneto e delle regioni limitrofe) registrerebbe una riduzione di fatturato. Inoltre il 77,2% delle imprese direttamente coinvolte nell’evento registrerebbe una riduzione di fatturato/ricavi.
Infine, gli investimenti fatti per Cortina 2021 hanno prodotto un aumento del fatturato e degli investimenti delle imprese già a partire dal 2018, anche in campo ambientale, contribuendo a ridurre le perdite subite nel 2020 a causa della crisi Covid.
