Il nuovo che avanza ha un nome: Nicolò. Un cognome: Seveglievich. E diverse qualità, ma una in particolare: l’ambizione. “Seve” è l’unico innesto del 2020, in un gruppo rodato, consolidato, affiatato. Un gruppo di cui lo schiacciatore, con un passato in A2 (maglia Tuscania) e un profilo su Wikipedia, sembra faccia parte da sempre. Ventiquattrenne di Camposampiero, è un innamorato dal mare che ha scoperto nella montagna, e nei suoi paesaggi mozzafiato, un mondo ideale. Anche in ambito pallavolistico, essendo un punto fermo della Da Rold Logistics, ancora a punteggio pieno nel campionato maschile di serie B.
Perché la Pallavolo Belluno?
«La società mi ha illustrato un progetto interessante, che racchiude uno staff tecnico molto valido e un’ottima organizzazione. In più, ho avuto dei feedback più che positivi da alcuni giocatori che già conoscevo e questo, sommato a una trattativa andata a buon fine, mi ha portato a scegliere la Drl con determinazione».
Com’è l’ambiente all’ombra delle Dolomiti?
«Molto sano, la squadra è una vera e propria famiglia con una passione comune: la pallavolo. In palestra si dà il massimo fino all’ultima palla, ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. E pure al di fuori del palazzetto mi sto trovando al meglio: faccio parte di un gruppo che si sa anche divertire, quando possibile».
Tre partite, tre vittorie: sorpreso?
«Dire che me l’aspettavo è eccessivo, però mi piace pensare che è quello che volevo. E voleva il team. Mi aspettavo, comunque, una formazione determinata e unita sul parquet, dopo quello che abbiamo dimostrato nel pre-campionato. E cosi è stato».
Adesso siete i favoriti del girone?
«Questa, ahimè, è una stagione troppo incerta sotto ogni punto di vista. Però non ci sentiamo inferiori a nessuno, siamo qui ora e vogliamo spingere a mille».
Il profilo di Nicolò Seveglievich?
«Non mi piace darmi etichette, le trovo limitanti: sia dentro il campo, sia fuori sono me stesso e lo dimostro ogni giorno».
Obiettivo stagionale?
«Con il blocco delle retrocessioni, è scontato dire che l’obiettivo è quello di rimanere il più in alto possibile, alla ricerca di un bel gioco che possa far appassionare il pubblico, per ora purtroppo solo da casa, e possa ripagare degli sforzi fatti dalla società e dal gruppo squadra».