Speranze al lumicino. E scontro politico. Il Nevegal torna a far parlare di sé, ma lo sci è lontano. Anzi, lontanissimo. E non bastano poche parole sibilline del sindaco per riaccendere la stagione invernale. Con ottobre dietro l’angolo e gli impianti chiusi da febbraio, pensare di avviare seggiovia e skilift è un’utopia. Tanto più con i lavori necessari sulla ski area.

Una corsa contro il tempo anacronistica. Perché il tempo sembra davvero giunto al capolinea. Con una bizza meteo a dir poco ironica: oggi il Nevegal si presenta imbiancato da un leggero manto di neve. Non un evento eccezionale, ma nemmeno una normalità, per fine settembre. Quasi un rigurgito del Colle a voler dire che la neve e lo sci sono ancora possibili.

Davvero? Lo ha chiesto oggi (lunedì 28 settembre) in consiglio comunale il gruppo del Pd. Erika Dal Farra ha lanciato la domanda d’attualità, mentre i suoi colleghi di opposizione sono rimasti fuori dall’aula con striscioni inequivocabili: «Massaro: una montagna di fallimenti. Dimettiti!».

«Il Comune acquisirà gli impianti? La stagione invernale è salva?». Questa la domanda di Erika Dal Farra e Paolo Bello. E la risposta? «Noi abbiamo investito, come detto. La Regione invece ha annunciato, ma ancora non si sono visti i 12 milioni di euro promessi, per i quali avevamo avviato l’operazione di acquisto e della new.co – la replica di Massaro -. Per l’inverno che verrà la situazione è nota: la tempistica di acquisizione degli impianti arriverà in primavera. Nel frattempo stiamo verificando se ci sono alcuni privati disposti ad andare avanti. Pare di sì…».

Una risposta sibillina, che però non ha risparmiato la controreplica di Dal Farra. «Il sindaco liquida in quattro e quattr’otto la questione, ed esce dall’aula mentre parlo. Bel modo di risolvere il problema di una stazione invernale che sta morendo».