Neve fresca accumulata dal vento, pericolo valanghe marcato in montagna

Neve fresca accumulata dal vento, pericolo valanghe marcato in montagna

Una trentina di centimetri di neve fresca. In quota, qualcosa di più, visto che i fiocchi bianchi hanno cominciato ad attecchire subito, senza che la pioggia facesse da guastafeste. Ma in molte zone il vento ha creato accumuli ben più consistenti. E il pericolo valanghe si impenna. La cosiddetta “neve ventata” infatti è piuttosto pericolosa per i distacchi autonomi Ecco perché il Centro valanghe di Arabba (in foto) ha previsto un pericolo marcato (grado 3, su una scala da 1 a 5) fino a sabato.

«L’episodio ventoso ha determinato una rilevante ridistribuzione della neve fresca, con formazione di nuovi depositi di neve ventata» fanno sapere gli esperti. «Tale situazione, in particolare oltre il limite del bosco ma anche nelle radure, potrà causare una spiccata instabilità locale, specie per possibili distacchi provocati di valanghe a lastroni già con debole sovraccarico. Quindi, le eventuali escursioni dovranno essere valutate con attenzione perché̀ sarà richiesta una buona capacità di valutazione locale del pericolo. In particolare, si consiglia di avere prudenza nell’attraversamento di vallecole, radure e ampi pendii ripidi, specie se caratterizzati da nuovi depositi di neve ventata ed esposti all’ombra».

Il calo termico delle prossime ore dovrebbe far ridurre il rischio a partire da sabato. Intanto in quota, con l’ultima nevicata, il manto bianco si è ispessito. Il record è sul Col dei Baldi (tra Alleghe e Zoldo), dove la neve al suolo misura un metro e 7 centimetri. Accumuli importanti anche al Passo della Mauria (82 centimetri), sui Monti Alti di Ornella sopra Arabba (98 centimetri) e sul Falzarego (72 centimetri). La pioggia invece ha ridotto la quantità di neve sulle Prealpi: al momento 37 centimetri a Casera Palantina e poco più di 30 in Nevegal.

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