Moltiplicazione naturale: ecco come si forma lo sciame d’api

Moltiplicazione naturale: ecco come si forma lo sciame d’api

Conoscere il mondo delle api: dalla A alla Z. Anzi, “Dalla A alla bzzzzz”. Prosegue il nostro alfabeto “apistico”, curato da Claudio Mioranza. Ecco il capitolo numero 26. 

S di Sciame – Nell’ambito della vita e meccanismi biologici del superorganismo alveare, la sciamatura rappresenta un meccanismo naturale di moltiplicazione, affascinante e complesso.

Succede in primavera o all’inizio estate, all’interno delle famiglie cresciute di popolazione, dove il feromone reale della regina, naturalmente presente, si attenua a causa del sovraffollamento delle api all’interno dell’arnia. Oppure per il feromone debole per l’anzianità della regina: tale anomalia induce le api operaie a produrre delle celle reali dalle quali nasceranno delle api regine vergini.

Ed è proprio in prossimità di tale nascita che le operaie decidono di sciamare, generalmente nelle ore centrali con sole più favorevoli: escono con metà delle api e, volando in circolo intorno all’alveare, attendono l’uscita della vecchia regina (messa a dieta nei giorni precedenti per farla volare più distante) che spiccherà il volo per un breve tratto di qualche decina di metri, appoggiandosi generalmente sui rami di un albero posto nelle immediate vicinanze dell’arnia: prima tappa scelta dalle api esploratici. 

La regina, ove posata, verrà ricoperta dalle api e l’apicoltore, accortosi della “fuga”, predisporrà una nuova arnia dove raccogliere lo sciame. E all’interno della quale le api, cariche di miele, costruiranno in un battibaleno i nuovi favi di cera. 

Ma nell’arnia di partenza cosa succede? Nasceranno più regine sorelle che si sfideranno a “singolar tenzone” e la più forte vincerà il diritto di vivere ed esercitare la sua attività di nuova regina, una volta fecondata con le api operaie rimaste. 

Per chi non è “del mestiere”, una tale nuvola di insetti in spostamento, con forte brusio, potrà impressionare, ma normalmente le api non costituiscono alcun pericolo: al massimo un disagio, se lo sciame entra nel camino di casa o all’interno di un cassonetto di persiana. Lasciatele tranquille: basta chiamare un apicoltore vicino o locale per recuperare lo sciame con le opportune tecniche e precauzioni. E riceverete in cambio dalle api un vasetto di miele per la vostra attenzione e gentilezza.

Tale meccanismo biologico, fatto scattare per il feromone reale iniziale debole, ha dunque indotto le api a sciamare, dividendo di fatto la popolazione di api e creando una nuova famiglia con nuova regina e soprattutto ristabilendo un nuovo equilibrio all’interno di ogni alveare. 

Come sempre straordinarie le nostre api! 

Claudio Mioranza – Apicoltore dolomitico

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