Ha preso avvio nei giorni scorsi l’operazione di messa in sicurezza in zona Malcom. Un intervento necessario per la ripresa dell’attività del campo sportivo sussidiario e per l’utilizzo degli spogliatoi annessi. La parete rocciosa sovrastante infatti non presentava più condizioni idonee e necessitava di una bonifica radicale.
«Il versante è piuttosto instabile, tanto che negli ultimi anni si sono succedute alcune cadute di sassi» spiega l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Longarone, Livio Sacchet. «Soprattutto dopo Vaia si sono rivelate alcune fragilità superficiali, tanto che alcuni massi di medie dimensioni sono precipitati lambendo la casetta degli spogliatoi. Di conseguenza, abbiamo dovuto chiuderla. Adesso però, quando sarà concluso il lavoro che abbiamo avviato, potremo riaprire gli spogliatoi e riattivare con maggiore funzionalità anche il campo sportivo sussidiario».
L’intervento è cominciato nei giorni scorsi con le operazioni di disgaggio, finalizzate alla rimozione dei massi che risultavano instabili. Poi verrà bonificato l’intero versante e da ultimo verrà posizionata una rete paramassi, con l’obiettivo di prevenire altri eventuali crolli.


«Con l’occasione sistemeremo anche gli spogliatoi, che in un angolo erano stati danneggiati dalla caduta di un masso» continua l’assessore Sacchet. «La messa in sicurezza del versante è funzionale non solo all’area sportiva: visto che interveniamo sulla parete rocciosa, infatti, verrà sistemato anche un masso pericolante che incombe sulla vicina casetta degli alpini».
L’operazione dovrebbe terminare nel giro di tre settimane. Tempo permettendo, i lavori saranno conclusi entro la fine di marzo. L’importo investito dall’amministrazione comunale è di 80mila euro provenienti da un contributo della Provincia relativo alla difesa del suolo.
«A completare la messa in sicurezza dell’area – conclude Sacchet – abbiamo posizionato anche un dissuasore di velocità lungo via Malcom, la strada a senso unico e prevalentemente pedonale che scende dal centro di Longarone. Si tratta di una strada in cui sono state segnalate diverse volte auto e mezzi a forte velocità. Con il dosso artificiale, contiamo di ridurre sensibilmente il problema».