Masoch corre verso Este: «Dopo un 2019 vulcanico, puntiamo in alto»

Masoch corre verso Este: «Dopo un 2019 vulcanico, puntiamo in alto»

 

Se i gol avessero un peso, Yari Masoch metterebbe sulla bilancia gialloblù una tonnellata di gioia, sorrisi ed esultanze. Decisivo a Mestre, nell’1-0 che ha regalato al Belluno un Natale dolcissimo. Decisivo pure nella tana del San Luigi, dove ha autografato il raddoppio per il 4-1 finale, così come a Caldiero Terme (altra firma utile a mettere il risultato al sicuro). E al polisportivo contro il Chions (rete del sorpasso dopo lo svantaggio iniziale). Ricapitolando: 4 centri e 12 punti. A conferma che, quando segna Yari, il Belluno vince: è quasi matematico. Sarà così anche nel girone di ritorno? «Me lo auguro – sorride il centrocampista -. Per quanto mi riguarda, cerco sempre di dare il massimo per aiutare il gruppo. Questo, però, è uno sport collettivo: il singolo può fare la differenza solo fino a un certo punto». 

Il 2020 riparte dalla trasferta di Este (domenica, fischio d’avvio alle 14.30: dirige Gabriele Totaro di Lecce).
«Gara durissima. I nostri avversari hanno da poco ingaggiato un fuoriclasse come Neto Pereira (oltre 200 presenze tra i professionisti con le maglie di Varese, Padova e Mestre) e possono fare affidamento su una serie di elementi di un’altra categoria: basti pensare a De Giorgio e Pozza. Insomma, hanno grandi qualità e devono un po’ riscattarsi dopo l’andata». 

Anche il Belluno presenta un nuovo acquisto. Anzi, due: Bellante e Madiotto.  
«Carte offensive importanti, garantiscono più profondità nell’organico e varietà di soluzioni a partita in corso. Li aspettiamo entrambi con fiducia. Ci aiuteranno parecchio, anche se considero già positiva la prima metà di stagione. Tenendo conto dei vari infortuni, il bottino in termini di punti è più che soddisfacente».  

La laurea, la nascita di un figlio, una salvezza raggiunta ai playout: diamo una definizione al 2019 appena archiviato? 
«Vulcanico sotto mille aspetti. Un anno che mi ha riempito di soddisfazioni. E pure impegnativo, ho dato molto in campo e fuori: qualche acciacco di troppo si spiega anche così». 

Cosa chiedere, invece, al 2020? 
«Siamo solo a sei lunghezze dalle posizioni che contano: per questo chiedo ancora tanto sia a me stesso, sia alla squadra». 

Magari già a partire dal derby della prossima settimana?
«Mente chi la considera una gara come le altre. Ma ora dobbiamo pensare alla trasferta di Este. E a portare a casa punti. Solo così potremo preparare serenamente e al meglio la settimana del derby». 

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