Acqua come se piovesse. E neve abbondante in quota. Quando niente e quando troppo, perché dopo la siccità da record di marzo (con pochissimi millimetri di pioggia caduti in 31 giorni Siccità da record: meno di 10 millimetri di pioggia in tutto marzo), basteranno poche ore per invertire la tendenza: sono previste punte di 130 millimetri sulle Prealpi, specialmente nella zona dell’Alpago. Con nevicate copiose sopra i 2.000 metri dove sono attesi fino a 120-130 centimetri di neve fresca.
Dal Centro valanghe di Arabba infatti arriva l’allerta. Oggi (domenica 11 aprile) il pericolo di slavine è al grado 1 (debole). Già domani invece salirà a 3 (marcato), per diventare addirittura 4 (forte) nella giornata di martedì.
Occhio anche ai corsi d’acqua, perché i grandi quantitativi di pioggia potrebbero innescare movimenti sulle sponde. E saranno osservate speciali anche le frane.
La perturbazione atlantica cominciata tra sabato e domenica avrà l’apice tra il pomeriggio e la sera di domani (lunedì 12). Nella notte le precipitazioni continueranno, con cambio drastico delle correnti e l’ingresso di aria fredda. Il limite della neve si abbasserà fino a 700-800 metri sulle Dolomiti, 900-1.000 metri sulle Prealpi.