Telemetria satellitare per monitorare i lupi. Un progetto sperimentale che abbraccerà anche il Bellunese. Lo annuncia il consigliere regionale della Lega Giovanni Puppato, membro della commissione agricoltura.
«La presenza del lupo nelle Dolomiti è sempre più consistente – spiega Puppato -. Con la delibera della giunta regionale numero 966 di luglio 2021, l’assessore Cristiano Corazzari ha integrato il progetto con l’Università di Sassari per il monitoraggio dei branchi presenti nel territorio, attraverso la telemetria satellitare. E’ sempre bene ricordare che il lupo è una specie particolarmente protetta e tutelata». La presenza del lupo è confermata anche in altri territori del Bellunese, tra cui l’Alpago. Nei prossimi mesi la popolazione sarà monitorata in modo dettagliato per cercare di raccogliere dati più precisi sui loro spostamenti.
Il progetto sta dando buoni frutti e sta permettendo uno studio considerevole sugli spostamenti. Prevede, tra le varie azioni, anche il monitoraggio degli spostamenti mediante l’utilizzo di radio collari. La parte difficile dello studio sta proprio nella cattura degli esemplari a cui mettere il dispositivo, sempre nel pieno rispetto delle indicazioni date dal Ministero. Al momento sono stati dotati di radiocollare due esemplari, uno nell’altopiano di Asiago e l’altro sul monte Grappa, dove il progetto ha preso il via. Ma in questi mesi si sta tentando la cattura di un lupo anche nel territorio della Valbelluna.
«Questo progetto così innovativo dimostra una volta di più l’impegno messo dalla Regione nel cercare modi e mezzi per favorire la convivenza con l’uomo e per tutelare l’animale – conclude Puppato. Prossimamente saranno presentati i dati del 2020, anno che ha fatto sentire pesantemente la presenza di questo predatore. Non sarà sempre così, l’obiettivo che ci siamo posti è quello di un maggiore controllo dell’animale e di anticiparne e prevederne gli spostamenti al fine di salvaguardare i pascoli».