Lotta allo spopolamento: al via il secondo bando per i negozi di vicinato

Lotta allo spopolamento: al via il secondo bando per i negozi di vicinato

Sguardo alle aree montane e periferiche, obiettivo ripartenza post-Covid. Due azioni contenute nel progetto strategico “Sviluppo di un nuovo modello di intervento per garantire i servizi essenziali nelle aree marginali attraverso il sostegno dei negozi polifunzionali”. Si tratta della seconda edizione del bando a favore degli esercizi commerciali di vicinato che nell’autunno scorso aveva riscosso grande successo, garantendo contributi per un centinaio di attività (tra cui anche l’apertura di un nuovo negozio a Danta di Cadore, dopo anni di sole serrande abbassate Apre un nuovo negozio: paese in festa. «È un presidio per la comunità»). 

Il nuovo bando ha un plafond di 1.430.000 euro (930mila euro finanziati attraverso Fondo Comuni di confine e 500mila euro stanziati dall’amministrazione provinciale). Possono beneficiare delle agevolazioni (contributo a fondo perduto fino al 40%) le piccole imprese che svolgono attività di commercio nella tipologia di esercizio di vicinato o esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. E anche le imprese artigiane come pasticcerie, panifici e altre attività similari. Il bando vuole premiare i progetti di miglioramento e sviluppo degli esercizi di vicinato e dei pubblici esercizi nell’ottica del raggiungimento della polifunzionalità dei servizi resi, con l’obiettivo ultimo di mantenere nelle terre alte i servizi minimi utili a scongiurare lo spopolamento della montagna.

Le spese che possono essere finanziate riguardano macchinari, impianti produttivi, attrezzature nuove di fabbrica, arredi nuovi, ristrutturazione e ammodernamento, hardware, programmi informatici, interventi di innovazione digitale, sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, vetrine intelligenti, realtà aumentata. «Per questa seconda edizione – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin – abbiamo aggiunto anche alcune esigenze che si sono palesate durante il lockdown. La principale riguarda l’inserimento tra le spese ammesse a contributo dell’allestimento di mezzi e veicoli per le consegne a domicilio. La seconda è che il finanziamento va in continuità con le spese sostenute nei mesi della chiusura imposta dalla pandemia. L’intenzione è di agevolare il più possibile la ripartenza dopo il Covid e mantenere un livello elevato di servizi nelle aree montane e periferiche. Solo così possiamo assicurare un futuro ai nostri paesi. Per questa seconda edizione del bando sarà data importanza anche alle imprese artigiane con codice Ateco specifico, che costituiscono un presidio fondamentale delle nostre vallate».

Il contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa rendicontata ammissibile ha un limite massimo di 80.000 euro (per una spesa di 200.000 euro) e un limite minimo di 2.400 euro (per una spesa di 6.000 euro). Non sono ammesse domande di partecipazione per investimenti inferiori a 6.000 euro. Le domande vanno inviate alla Provincia di Belluno esclusivamente tramite Pec all’indirizzo provincia.belluno@pecveneto.itentro le 12 del 9 ottobre.

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