Diciotto comandamenti. No, non è un errore: è il numero delle buone pratiche per contrastare la crisi climatica del pianeta. Altro che tavole della legge: è tutto scritto, nero su bianco, su “Lollino for future”, il documento che gli studenti del liceo paritario di Belluno hanno sottoscritto ieri.
Tre giorni di ritiro nella natura, a San Marco d’Auronzo. Studio teorico del cambiamento climatico, con il dottore forestale Michele Cassol. Conoscenza pratica della natura, tra il monte Piana e la foresta di Somadida. In mezzo, gruppi di lavoro per elaborare alcune proposte concrete. Diciotto, per la precisione. Eccole:
- Sviluppare percorsi didattici orientati alla conoscenza della biodiversità a livello globale e locale.
- Realizzare percorsi didattici sul tema delle macropolitiche ambientali.
- Interpellare direttamente i candidati alle elezioni (comunali, regionali eccetera) per sottoporre loro dei quesiti sul tema ambientale e pubblicare le risposte sul sito della scuola, al fine di contribuire a un voto consapevole da parte degli alunni maggiorenni.
- Accompagnare gli studenti ad avvicinarsi alle tematiche politiche (in particolare sui temi ambientali) per prepararsi a esercitare l’elettorato attivo e passivo.
- Sensibilizzare gli studenti e la popolazione sulle migrazioni causate dai cambiamenti climatici anche attraverso le testimonianze dirette dei richiedenti asilo presenti in provincia di Belluno.
- Rendersi disponibili in caso di eventi atmosferici eccezionali, per collaborare alle opere di pulizia del territorio.
- Informarsi da fonti scientifiche su quali prodotti a largo consumo siano effettivamente ecologici.
- Impegnarsi a trattare bene i propri libri scolastici al fine di cederli agli alunni delle classi inferiori.
- Arrivare alla drastica riduzione delle confezioni monouso in plastica e delle bottigliette, anche con l’ipotesi di eliminare il distributore di merendine.
- Collocare all’interno della scuola una spina di acqua cui attingere con borracce e bicchieri, propri o forniti dalla scuola; organizzare a turno le merende con prodotti da forno.
- Spegnere le luci delle aule durante la ricreazione e al termine delle lezioni.
- Chiudere i balconi delle aule al termine delle lezioni o dopo lo studio assistito.
- Portare la temperatura dell’acqua dei rubinetti a 37°C.
- Impegnarsi, se e quando possibile, a venire a scuola in bicicletta o a piedi durante la primavera e l’autunno.
- Prestare attenzione all’impatto ambientale dei prodotti che riportano il logo della scuola.
- Collocare in posizione visibile e utilizzare, oltre ai bidoni per la raccolta di pile, plastica e carta, anche quelli per l’umido e il secco non riciclabile.
- Promuovere il consumo critico anche con l’educazione a un costante controllo degli indicatori presenti sulle etichette.
- Istituire una commissione interclasse per monitorare l’attuazione della carta d’intenti.