«L’emergenza è stata superata, non abbiamo avuto grossi danni. Ringrazio l’assessore alla Protezione civile Lorenza De Kunovich, la polizia locale, il gruppo comunale di Protezione Civile e l’Ana per l’enorme impegno profuso. Il dispiegamento di forze in campo è stato importante, in 4 giorni sono stati macinati chilometri e chilometri, il territorio è stato passato al setaccio e nessun’area di rischio è stata tralasciata, con il risultato che siamo riusciti a intervenire in maniera tempestiva liberando subito le strade dov’erano caduti alberi e dove i tombini si erano intasati. Resta una criticità a Medil, l’intervento lì è più importante e verrà programmato nei prossimi giorni». Così il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, a margine dell’emergenza meteo che ha tenuto in stato di pre-allerta tutta la provincia.
Il Coc – Centro operativo comunale è stato aperto una prima volta il 30 ottobre e una seconda il 2 novembre su disposizione dell’Unità di crisi della Regione Veneto e in seguito all’entrata del territorio in stato di pre allerta. Le maggiori criticità si sono verificate tra il 30 e il 31 ottobre, quando è stato necessario intervenire in via Miari per la pulizia delle caditoie, sul piazzale del Nevegal, in via Malvan, a Pian del Monte e alle Ronce per la rimozione di piante cadute sulla strada. Con un’ordinanza, nella serata del 30, è stato imposto il divieto di circolazione in via Calmada, nella strada vicinale della Val Medon, in via Medil lungo la strada delle Fosse in località Pascoli e una seconda ordinanza è stata emessa poco prima dell’una nella notte tra il 2 e il 3 novembre, quando il monitoraggio del livello del fiume Piave ha evidenziato l’innalzamento del livello idrometrico (in seguito al rilascio d’acqua di una diga in Cadore) e i sensori di livello posizionati al ponte della Vittoria hanno segnalato il raggiungimento della soglia di pre-allarme. È stato così necessario, a livello precauzionale per evitare pericoli per la circolazione veicolare e pedonale, la completa chiusura al traffico del ponte, della zona demaniale “Lambioi beach” in via dei Dendrofori e del campo da calcio di Borgo Piave, in via Montegrappa.
Resta la criticità lungo la strada delle Fosse e in via Medil, dove la via che serve alcune abitazioni, un’azienda agricola e il Cas che ospita 17 migranti è franata in un punto e al momento vige il divieto, per motivi di sicurezza, del transito con i mezzi.