L’emblema araldico del Nastro Azzurro ricorda alla città il suo ruolo nella Liberazione

L’emblema araldico del Nastro Azzurro ricorda alla città il suo ruolo nella Liberazione

Cerimonia partecipata ieri mattina (15 aprile) in sala Consiglio a Palazzo Rosso: l’Istituto del Nastro Azzurro ha omaggiato Belluno dell’emblema araldico per il valore dimostrato nella lotta per la Liberazione della provincia, impegno che è già valso alla città la Medaglia d’Oro al valore militare. 

«Ricevere l’Emblema araldico non è un punto di arrivo, ma uno sprone – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin -, un incoraggiamento a continuare su questa strada. Le sfide di oggi non sono quelle di un tempo, la nostra vita e la nostra libertà non sono messe in discussione come anni fa, ciò non di meno siamo chiamati a tenere alti i valori che ci tengono uniti come comunità, a difenderli anche a scapito del nostro interesse personale, perché è su quei valori che si fonda la nostra identità di popolo. Ringraziamo l’Istituto del Nastro Azzurro per questo riconoscimento che ci rende tutti orgogliosi della nostra storia e di chi ha combattuto per quei valori in cui la nostra comunità ancora oggi si riconosce».

«Mi pregio di consegnare al Comune di Belluno l’emblema araldico dello stesso – le parole della presidente, Franca Comina – per l’esempio dato dalla sua popolazione nella difesa della propria identità, essendo rappresentativa dell’intera provincia. I valori contenuti in questo emblema non possono essere dimenticati e tanto meno sottaciuti. Ci raccontano quanti sacrifici sono stati sopportati per arrivare alla situazione in cui ci troviamo, basti pensare alle atrocità della guerra, ai caduti, al dolore delle famiglie, alle delusioni e aspettative infrante. Ci stimolano a tramandarle e soprattutto ad insegnarle ai nostri giovani; abbiamo il dovere di far capire che la libertà non è un valore acquisito, ma va difesa e tutelata giorno dopo giorno con il rispetto del vivere civile; tanti sono gli esempi che ci circondano e ci turbano profondamente».

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