Nelle sue stanze ha soggiornato perfino una testa coronata. Quella della Regina Margherita di Savoia. All’epoca era trentenne e aveva con sé il figlio Vittorio Emanuele appena dodicenne. Correva l’anno 1881, un periodo quanto mai florido per Palazzo Lazzaris a Perarolo. Un autentico gioiello di architettura e storia, ma anche di arte, visto che le pareti affrescate risaltano nel bel mezzo di un piccolo paesino di montagna.
Un palazzo storico appartenuto a una delle famiglie più ricche e facoltose della zona del Cadore, attiva nel commercio del legname. L’edificio ottocentesco è piccolo ma riccamente decorato. E presenta un particolare giardino terrazzato, rarità assoluta. Oggi proprio quel giardino rivive, grazie a un progetto intitolato “Una montagna di erbe”. Lo cura l’associazione Isoipse che da tempo tiene incontri con la comunità e con le scuole dedicati al mondo variegato delle erbe mediche e spontanee. L’obiettivo è quello di creare un orto botanico. E nelle prossime settimane si terranno nuovi laboratori per scoprire i segreti e le virtù delle piante officinali.