«Nuove risorse per la sostenibilità ambientale: impariamo la lezione del 9 ottobre»

«Nuove risorse per la sostenibilità ambientale: impariamo la lezione del 9 ottobre»

«Dobbiamo utilizzare al meglio i fondi del Pnrr per tutelare il nostro paesaggio, per curare i nostri piccoli borghi attraverso un’assunzione di responsabilità che deve indirizzare l’uomo verso una sostenibilità sociale e ambientale. Solo così potremmo dire che la lezione del Vajont sarà servita. Ora o mai più». Lo ha affermato il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, in occasione della commemorazione civile al cimitero delle vittime di Fortogna. 

Sono trascorsi 58 anni dal disastro del 9 ottobre 1963. Un disastro in cui persero la vita duemila persone: «Serve un approccio culturale per poter attuare politiche di prevenzione – ha proseguito Padrin -; vale a dire l’unico strumento veramente efficace per evitare il ricorso alle cure dopo il prossimo evento catastrofico. Per questo, da Longarone, ci attiviamo per rendere i nostri eventi dei collettori di comunicazione d’attualità e di circostanza. Vogliamo promuovere i principi virtuosi della verità, della giustizia, della libertà, del senso civico, del rispetto dell’uomo e della natura, della solidarietà e della sicurezza di tutti, laddove l’uomo esercita le proprie azioni nel corso della sua vita». 

Guardando oltre, sabato 23 è prevista la presentazione del progetto “Un ritorno al passato: il Vajont narrato con la tecnologia del Cinema Vr” curato dalla Fondazione Vajont in sinergia con Artheria: «Questo permetterà al pubblico di accedere a una narrazione della sciagura totalmente innovativa. Senza considerare il convegno di fine novembre, dal titolo “Responsabilità: l’etica nel lavoro e nell’industria pubblica – Un filo rosso che unisce Vajont, Ponte Morandi, Funivia Stresa Mottarone”; argomenti che permetteranno di tenere alto il livello della sensibilizzazione su temi che interessano la qualità della vita e la sua sicurezza».

Infine, è stato istituito il nuovo premio “I Murazzi” alla memoria del dottor Gianfranco Trevisan, che riposa nel cimitero di Fortogna, «e al quale la nostra comunità deve tantissimo. Tra pochi giorni la Fondazione ripresenterà inoltre la candidatura del “Fondo processuale del Vajont” nel Registro Memory of the World – Unesco. E il 29 ottobre verrà avviata la preparazione del 60. anniversario della tragedia con la presentazione di un Concorso grafico nazionale per la realizzazione di uno specifico logo che ne caratterizzerà la diffusione su scala internazionale». Perché il valore della memoria va sempre alimentato». 

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