Anche nel Decreto Sostegni, per l’ennesima volta, gli stagionali dell’agricoltura sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro. «Lavoratori degli agriturismi e deel settore del florovivaismo che hanno perso numerose giornate di lavoro a causa della pandemia, e adesso sono stati nuovamente discriminati» denunciano le sigle sindacali di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Per questo, oggi (sabato 10 aprile) alle 10 saranno in presidio davanti alla Prefettura di Belluno così come in tutte le province d’Italia.
Sono 1.900 i lavoratori stagionali del settore impiegati in provincia di Belluno che sono stati fortemente penalizzati dall’emergenza Covid e che non hanno ottenuto bonus e sostegni né con il Decreto di dicembre né con il recente Decreto Sostegni. Un esempio tra tanti è quello delle lavoratrici e dei lavoratori degli agriturismi e del settore del florovivaismo che nel 2020 non hanno potuto lavorare e nemmeno raggiungere i requisiti utili per accedere alla disoccupazione agricola, e non hanno ricevuto alcun tipo di ammortizzatore. «Ma ci sono anche gli stagionali impiegati nella coltivazione e nella raccolta di frutta e verdura, indicati per tanti mesi come essenziali perché hanno assicurato cibo fresco sulle nostre tavole durante il periodo del lockdown» sottolineano i sindacati. «Per questi motivi chiediamo alcune misure indispensabili a tutelare lavoratrici e lavoratori, quali il conteggio per l’anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019; l’introduzione del bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi».
Inoltre, nella piattaforma rivendicativa Fai, Flai e Uila hanno posto quali punti essenziali anche la richiesta di riconoscere la “clausola sulla condizionalità sociale” nella Politica agricola comune (Pac), affinché i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali; e la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori.
Al presidio di oggi di fronte alla Prefettura di Belluno i numeri saranno contingentati, nel rispetto delle normative anti-Covid. A dar voce agli operai agricoli saranno i segretari territoriali di Flai Cgil Sebastiano Grosselle e di Fai Cisl Corrado De Salvador.