La variante Omicron dilaga: oltre 3.000 casi in una settimana

La variante Omicron dilaga: oltre 3.000 casi in una settimana

Quella appena passata è stata la settimana più difficile di sempre, sul fronte dei contagi di coronavirus. Lo dimostrano, nero su bianco, i dati contenuti nel report settimanale stilato dall’Usl 1 Dolomiti. Dal 3 al 9 gennaio i nuovi casi positivi sono stati infatti 3.080, ben 1.374 in più rispetto alla settimana precedente, che già aveva fatto registrare il record di 1.733. Sale di conseguenza, a livelli mai visti, l’incidenza settimanale. Siamo a quota 1.543 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, quasi il doppio rispetto alla settimana precedente (quando era 868) ma ancora inferiore all’incidenza nazionale (1.871).

Numeri che sono ancora più impressionanti scendendo nel dettaglio dei singoli Comuni. Sono 30 i territori con incidenza superiore a 1.000. Addirittura tre (Cortina, Perarolo e Arsié) superano quota 2.000. Il Comune con più casi è Belluno (514), seguito da Feltre (273), Sedico (186), Borgo Valbelluna (182) e Ponte nelle Alpi (139). Ma nella mappa del contagio l’intero territorio provinciale è “colorato” in maniera uniforme, con due unici e piccoli spazi bianchi: Cibiana e Zoppè, gli unici territori senza nuovi casi di covid – 19.

Si conferma anche il trend di contagi tra vaccinati e non, a dimostrazione della validità del vaccino. Nell’ultima settimana il rapporto tra nuovi positivi vaccinati e popolazione vaccinata è stato di 0,45%, mentre quello tra nuovi positivi non vaccinati e popolazione non vaccinata di 2,48%.

Fortunatamente non cambia inclinazione la curva dei ricoveri. Attualmente i pazienti covid positivi sono 54, dei quali 5 in terapia intensiva, 38 in area non critica e 11 nell’ospedale di comunità di Feltre. Nel suo report l’Usl 1 segnala che il 60% dei pazienti non è vaccinato, mentre la maggioranza dei ricoverati vaccinati ha ricevuto la seconda dose oltre 5 mesi fa. C’è da mettere in conto anche una nuova vittima: ieri è deceduto un paziente positivo di 63 anni, che era ricoverato in Rianimazione a Feltre.

Ma c’è anche una buona notizia. Oltre ai nuovi 5 pazienti trattati con gli anticorpi monoclonali nell’ultima settimana (per un totale di 269 dosi complessive), ieri è stato prescritto il primo trattamento per via orale con Molnupiravir, il farmaco antivirale il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi in pazienti che presentano particolari fattori di rischio tra cui l’obesità, l’insufficienza renale cronica, il diabete etc.

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