«Non siamo tutti grandi alpinisti, riappropriamoci del senso vero dell’andare in montagna. La tragedia della Marmolada non ci deve rendere la montagna nemica». Ad intervenire sul tema è la consigliera della Lega Silvia Cestaro, dopo il boom di reazioni, di commenti e di disdette seguite alla tragedia del ghiacciaio. «Nelle montagne gli incidenti accadono per motivi spesso legati alla distrazione e all’impreparazione umana – aggiunge il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin -; è necessario fare distinzione rispetto a quanto successo in Marmolada che, invece, era del tutto imprevedibile e non ipotizzabile. Non si faccia di tutta un’erba un fascio, penalizzando ancora una volta i nostri paesi in quota che, invece, hanno bisogno di vivere e di un turismo responsabile e amante della natura».
«La Marmolada non è solo ghiacciaio, le montagne non sono solo pareti verticali da scalare – commenta Cestaro -, le terre alte sono cultura, tradizione, vita rurale e contatto diretto con una natura che preserva anche gli aspetti più duri. La montagna va vissuta accogliendone le caratteristiche e le peculiarità; parlare di sostenibilità non può tradursi nell’idea di aver fatto l’escursione giornaliera tra le vette e di corsa per mostrare la propria agilità, e poi tornare veloci in pianura. Questo ambiente dovrebbe essere vissuto con calma e rispetto, un po’ come fanno gli appassionati di fotografia che attendono il momento migliore, la posizione e la luce adatta. Il mio invito è di dedicarsi a una vacanza diversa, a riscoprire davvero come si frequentava la montagna un tempo, con amici, con la famiglia, all’insegna della convivialità e con la sana curiosità di conoscere sentieri e paesaggi nuovi, cultura, cibo e tradizioni».