«La strada Nevegal-Ronce-Valmorel è messa male». Le associazioni chiedono una mano di asfalto

«La strada Nevegal-Ronce-Valmorel è messa male». Le associazioni chiedono una mano di asfalto

Gli appassionati di ciclismo e bicicletta la conoscono bene. E sanno anche dove sono le buche. La strada che dal Nevegal scende a Ronce e Tassei, per poi risalire a Valmorel, è messa male. Come tante altre strade secondarie e poco frequentate. A sollevare l’attenzione (e a chiedere una mano di asfalto) ci pensano le associazioni.

«Residenzialità e turismo sono legati a doppia corda a una buona viabilità: la strada che collega Nevegal con Ronce e Valmorel è un’importante arteria per l’area, ma versa in condizioni non dignitose. Chiediamo che venga al più presto realizzato un intervento di adeguamento e sistemazione di questa viabilità» la richiesta di Belluno Alpina, Proprietari del Nevegal, Amici del Nevegal, Nevegallika e Comitato frazionale Valmorel. «Questa così come molte altre strade di queste frazioni non sono adeguate a un transito veicolare regolare: sul fronte turistico, sono inaffrontabili ed anche su quello residenziale forniscono poche garanzie. Così facendo, si mantengono le frazioni separate fra loro, aumentando l’isolamento e il rischio di spopolamento, e non si sfrutta appieno il potenziale naturalistico e culturale del comprensorio».

Tutte le associazioni sono impegnate, a vario titolo e nei vari settori, nella cura e nel rilancio del comprensorio, ma ora ritengono fondamentale che le istituzioni si attivino per collegare tutte le località e concretizzare così il legame comprensoriale: «Il Pnrr, a nostro avviso, sul nostro territorio deve servire a riequilibrare le situazioni di disuguaglianza e di squilibrio che da tempo colpiscono le aree montane prealpine del capoluogo e dell’intero comprensorio: anche se a scadenza, ci auguriamo che l’amministrazione del capoluogo, che sappiamo ha predisposto con l’assessore ai lavori pubblici Biagio Giannone vari progetti tra i quali appunto il progetto del tratto di strada in questione Ronce-Nevegal, sia pronta per poter intercettare eventuali bandi dedicati; è necessario però che i nostri parlamentari trovino soluzioni per sostenere le Prealpi, visto che i Comuni da soli non possono fare niente e che gli ultimi bandi nazionali ci hanno ignorato» sostengono le associazioni. «Serve infine, e continuiamo a ribadirlo, un’unione dei territori per offrire un pacchetto completo ai turisti: se i Comuni non lavorano insieme, è inutile parlare e ragionare a livello di comprensorio. Vanno individuate le risorse per la strada silvopastorale, valutando anche l’utilizzo dei fondi Vaia vista l’avanzata implacabile del bostrico, e vanno trovate fonti alternative di finanziamenti al progetto “Valorizzazione della montagna di Buzzati” che era stato proposto al Bando Habitat di Fondazione Cariverona. Senza strade dignitose, anche i residenti fanno fatica e possono scoraggiarsi, fino ad abbandonare il proprio territorio: è quindi fondamentale ascoltare gli abitanti e i proprietari delle abitazioni, sentinelle e manutentori di questo territorio enorme».

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