«La montagna non è sempre per tutti». La visione del turismo secondo il Cai

«La montagna non è sempre per tutti». La visione del turismo secondo il Cai

«Meno è meglio». «Muoversi solo con le proprie forze». «Vivacità senza fragore». «Sì agli stimoli ma senza frenesia». «Divertimento di qualità». In una parola sola: sostenibilità. Questi i pilastri della visione del turismo montano dei “Villaggi degli alpinisti”, la rete transfrontaliera di località alpine (Bergsteigerdörfer). Sono stati piantati nel fine settimana in Val di Zoldo, in occasione della due giorni organizzata dal Cai nell’ambito del “Festival dello Sviluppo sostenibile” promosso da AsviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile).

L’evento ha affrontato tematiche di stretta attualità per la montagna, dopo una stagione estiva che ha visto svariati casi di sovraffollamenti sui sentieri e nei rifugi, e scarsa attenzione per l’ambiente naturale. «L’antropizzazione forzata e innaturale di questi spazi ne soffoca irrimediabilmente la vocazione – ha affermato la vicepresidente generale del Cai, Lorella Franceschini, in occasione del convegno di Fusine di Zoldo -. Non va bene banalizzare la montagna per renderla alla portata di tutti, perché la montagna non sempre è per tutti: frequentarla vuole dire freddo e caldo, sudore e fatica, significa avere paura ed essere capaci di vincerla. Non possiamo fingere di ignorare che rifugi simili a hotel d’alta quota, o piste da sci perfettamente piallate su finta neve, o vie ferrate che offrono emozioni adrenaliniche a basso costo nascondono una sottile quanto insidiosa mistificazione e rappresentano il primo scalino di una discesa verso una utilizzazione della montagna prevalentemente ludica e banalizzante. Mi auguro che la filosofia dei villaggi degli alpinisti venga sempre più compresa e seguita».

Il consigliere centrale del Cai, Alberto Ghedina, ha ricordato come i Villaggi degli alpinisti intendono perseguire lo sviluppo sostenibile e la tutela delle Alpi, attraverso un’offerta turistica incentrata sui valori naturali e culturali locali. Le strutture ricettive devono essere di piccole dimensioni e all’ospite è proposto di riscoprire il valore del limite e l’armonia tra uomo e natura. Il concetto dei Villaggi infatti si colloca in un turismo non di massa, alternativo, attento al recupero delle tradizioni, alla scoperta di angoli che hanno conservato integrità ambientale, cultura e architettura.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto