La memoria del Vajont incontra il giornalismo con il premio nazionale Fnsi

La memoria del Vajont incontra il giornalismo con il premio nazionale Fnsi

Giornalismo d’inchiesta e memoria del Vajont. Longarone ricorda Tina Merlin con il Premio nazionale Fnsi. Sabato 16 dicembre in municipio ci sarà la cerimonia di premiazione. Intanto, sono stati scelti i cinque finalisti, sui quasi 80 lavori pervenuti alla giuria. 

Sofia Centioni, 26 anni, praticante della Scuola di giornalismo di Bologna, concorre con un’inchiesta podcast intitolata ‘Ristoranti da incubo, il dietro le quinte della City of food’.
Laura Fasani, 30 anni, cronista del Giornale di Brescia, e la collega Nuri Fatolahzadeh, 38 anni, firmano un podcast dal titolo ‘Caffaro, l’ultima barriera. I veleni nel cuore della città’ (una produzione IrpiMedia in collaborazione con il Giornale di Brescia). Anche Marco Grasso, 41 anni, giornalista de Il Fatto Quotidiano ha optato per il podcast nell’approfondire ‘La strage del Ponte Morandi’. Il format del video invece caratterizza l’indagine sui danni alla salute da long Covid, per chi non è ancora uscito dalla pandemia, di Andrea Lattanzi, 36 anni, pubblicata sui siti web di Repubblica e La Stampa. Infine, il servizio di Stefania Prandi, 44 anni, freelance, firmato con le colleghe Francesca Cicculli, 29 anni, Charlotte Aagaard e Kusum Arora e pubblicato su IrpiMedia, riguarda la ‘schiavitù moderna’ concretizzata nei raccoglitori dei kiwi dell’Agro Pontino.

Il Premio – alla prima edizione – intende valorizzare il giornalismo d’inchiesta sui territori. «Quel modo di fare giornalismo che è stato il lavoro di Tina Merlin sul caso Vajont» sottolinea il sindaco di Longarone, Roberto Padrin. «Sono onorato che la Federazione nazionale della stampa italiana, per ricordare questa grande giornalista legata alla memoria del 9 ottobre 1963, abbia scelto Longarone per lanciare questo premio. Per noi rappresenta un appuntamento importantissimo nel calendario del 60° del Vajont».

La cerimonia di proclamazione dell’inchiesta vincitrice avrà luogo nella sala consiliare del municipio, alle 10.30. Iil calendario del 60° chiuderà poi con un’appendice teatrale il 20 dicembre, al Teatro Comunale di Belluno, dove è in programma un evento con Andrea Pennati. 

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