«La Lavaredo Ultra Trail? Affascinante, esigente, calorosa»

«La Lavaredo Ultra Trail? Affascinante, esigente, calorosa»

La prima volta della Svizzera nella gara regina della La Sportiva Lavaredo Ultra Trail. A trionfare nella 120K, la gara più lunga e affascinante del ricco programma ampezzano (120 chilometri di sviluppo e 5.800 metri di dislivello) è stato infatti Jonas Russi. L’atleta di Andermatt ha portato a termine la propria fatica sui sentieri che corrono ai piedi del Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo, delle Tofane e dell’Averau, del Nuvolau e della Croda da Lago in 12h13’04”. 

La gara, scattata con la consueta emozionante atmosfera alle 23 di venerdì 23 giugno da Corso Italia (1.551 i concorrenti), è partita su ritmi veloci, con un gruppetto che comprendeva il favorito della vigilia, l’altoatesino Andreas Reiterer a dettare il ritmo. Reiterer è rimasto in testa fino a metà gara, ma è stato costretto ad alzare bandiera bianca per problemi fisici dopo il settantesimo chilometro, nei pressi di Malga Ra Stua. Via libera per gli avversari, dunque. In particolare a Jonas Russi che, una volta prese le redini del comando, ha poi incrementato costantemente il gap tra sé e gli avversari, arrivando infine a tagliare il traguardo di Corso Italia, accolto dall’ovazione del numero pubblico presente, con un grande vantaggio. Il piazzato, il rumeno Robert Hajnal, ha chiuso con un ritardo di oltre un quarto d’ora (12h31’16” il riscontro cronometrico) mentre a completare il podio è stato l’altoatesino Georg Piazza, portacolori del Team La Sportiva. Il gardenese di Ortisei, al traguardo in 12h54’57”, ha riportato l’Italia sul podio della 120K a distanza di dieci anni dal 2013, quando il trevigiano Ivan Geronazzo arrivò terzo. Nella top ten anche un altro atleta italiano, il vicentino Roberto Mastrotto, anch’egli del Team La Sportiva, ottavo in 13h29’54”. 

LE IMPRESSIONI 

«La Lavaredo Ultra Trail rappresenta la storia del trail mondiale e gareggiare a Cortina è qualcosa di grande, come grande è il pubblico italiano» ha commentato il vincitore Jonas Russi. «Il freddo della notte? Non lo ho sofferto particolarmente». Grande gioia per Georg Piazza. «Dopo tre tentativi sfortunati, finalmente sono riuscito a portare a termine la 120K e ad arrivare sul podio» ha detto il terzo classificato. «La Lavaredo Ultra Trail non è la gara più dura al mondo ma è senza dubbio la più bella del mondo».

La Lavaredo 120K in rosa è stata firmata da Fiona Porte: l’atleta francese ha completato la gara in 14h57’36”. Piazza d’onore per un’altra atleta transalpina, Maryline Nakache (15h43’20”).

Terza posizione per l’irlandese Emma Stuart in 15h54’36”. Quinta la prima delle atlete italiane, la vicentina Alessandra Boifava in 16h10’30”.

 LA GARA FEMMINILE 

«La Lavaredo Ultra Trail? Affascinante, esigente, calorosa» così all’arrivo la vincitrice, Fiona Porte. «Questa vittoria è stata per me una sorpresa: non pensavo di riuscire a tenere fino in fondo in una gara così lunga. Invece, è andata benissimo, anche se i momenti di difficoltà non sono mancati: al passaggio del Passo Giau (chilometro 105, ndr), pensavo che non sarei mai arrivata al traguardo».

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