La Dolomiti Bellunesi riparte da una certezza: Nicola Zanini è confermato alla guida tecnica anche nella stagione 2025-2026. Quella che sancirà l’esordio tra i professionisti.
Per Zanini sarà il terzo anno di fila al volante dei dolomitici, all’interno di un percorso iniziato nell’estate del 2023 e subito improntato alla crescita costante: secondo posto nella prima stagione, trionfo e promozione in Serie C nella seconda. Un cammino costruito con coerenza e risultati. E che lo ha poetato a essere fra i premiati nel contesto della “Panchina d’Oro”, insieme ai migliori allenatori italiani.
I numeri, da soli, raccontano solo in parte l’impronta del tecnico di origine vicentina: 72 gare di campionato, 42 vittorie, 18 pareggi, 12 sconfitte, oltre a 121 gol all’attivo e 64 subiti. Ma, al di là delle cifre, Zanini si è distinto per equilibrio, capacità di gestione del gruppo, meticolosità nella preparazione, lucida lettura delle partite e, soprattutto, la capacità di valorizzare ogni componente della rosa.
«Dopo aver raggiunto un obiettivo così importante, riparto con un entusiasmo che non ha precedenti – afferma il mister -. Quanto ottenuto è il frutto di un grande lavoro di squadra, portato avanti giorno dopo giorno con dedizione. Ora è arrivato un nuovo direttore sportivo di spessore, Jacopo Giugliarelli: avremo modo di confrontarci per allestire un gruppo che mantenga la propria identità, il proprio Dna, e le caratteristiche che ci hanno contraddistinto finora. Vogliamo atleti che non mollino mai, in grado di affrontare ogni sfida con spirito di sacrificio e determinazione. Il riconoscimento legato alla “Panchina d’Oro”? Fa certamente piacere. Sono premi simbolici, ma rappresentano il risultato concreto di tanto lavoro».
Intanto la società comunica di aver depositato nella sede della Lega Pro tutta la documentazione necessaria per l’iscrizione al campionato di Serie C 2025-2026. Si tratta di un passaggio fondamentale, non solo sotto il profilo formale e burocratico, ma anche e soprattutto simbolico: con questo atto, la società dà continuità a un progetto nato quattro anni fa e capace di unire un’intera provincia. Per quanto riguarda la sede delle gare casalinghe, nei documentati è stato indicato lo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda: l’impianto, in provincia di Pordenone, sarebbe destinato a ospitare le prime partite ufficiali. Tuttavia, la speranza e la volontà della società è quella di poter giocare quanto prima allo Zugni Tauro di Feltre: lo stadio che rappresenta in maniera fedele il legame tra squadra e territorio. Come hanno confermato le ultime sfide del campionato appena archiviato, caratterizzate da due “sold out” e da un entusiasmo dilagante.
A rafforzare una simile prospettiva è quanto emerso nell’ambito dell’assemblea dei sindaci dei Comuni di prima fascia del Fondo Comuni Confinanti: assemblea che si è svolta nella giornata di giovedì 5 giugno, a Palazzo Piloni. Proprio nella sede dell’ente Provincia, è stata approvata la scheda di progetto relativa alla riqualificazione dello Zugni Tauro, nell’ambito della prossima programmazione strategica 2025-2027 di area vasta.