È un gioiello di arte sacra, di storia e di scultura. E ha anche una mostra dedicata che ne spiegherà i dettagli.
Viene inaugurata oggi (domenica 18 dicembre) la mostra “In hoc signo. Oro, incenso e terra”, dedicata alla croce post-bizantina della cattedrale di Feltre, conservata ed esposta al Museo diocesano di arte sacra. Taglio del nastro alle 11.30, all’Oratorio dell’Annunziata, adiacente il Duomo.

L’esposizione consentirà di apprezzare il piccolo gioiello che il Museo diocesano conserva. Una croce di poco più di 20 centimetri, intagliata nel legno di bosso e risalente al 1542. In uno spazio piccolissimo, presenta decine e decine di scene della vita di Cristo, 52 nicchie e ben 485 figure intagliate. E la mostra riproduce su tavole proprio le principali scene, secondo un itinerario legato al corso dell’anno liturgico nei quattro tempi dell’Avvento, del Natale, della Quaresima, e della Pasqua. Il ciclo culminerà con la rappresentazione del celebre pellicano che sovrasta la Croce e i santi Apostoli Pietro e Paolo.
L’autore incaricato a realizzare l’opera è Gian Antonio Cecchin che già in passato si è dedicato allo studio di tutte le scene ispirate al Nuovo Testamento e ne conosce appassionatamente la struttura iconografica avendo realizzato con Flavio Marin lo studio fotografico effettuato nel 2006.
Cecchin ha realizzato 33 incisioni ad acquaforte su carta Rosaspina di Fabriano aventi come tema le scene della vita di Cristo cesellate nella croce: 11 in oro, 11 incenso, e 11 in terra, per un totale di 33 come gli anni della vita di Cristo. La mostra infatti vivrà momenti diversi. Per Natale saranno mostrate le scene inerenti alla Natività. A Pasqua 2023 invece ci saranno le scene della Passione. E si chiuderà con l’Ascensione quando saranno in mostra le scene inerenti il periodo della Pentecoste.
