Un’identità culturale solida e unitaria, un più efficiente trasporto pubblico, più possibilità di studio e di imprenditoria, più opportunità di socializzazione.
Sono queste alcune delle richieste dei giovani emerse nella giornata conclusiva dell’iniziativa “Dai voce alla tua visione! #EYY nella montagna veneta: le proposte e le idee dei giovani”, un percorso partecipativo itinerante che ha coinvolto ragazzi delle province di Belluno, Verona e Vicenza, e che si è conclusa lunedì scorso alla Camera di commercio di Belluno.
Avviato nel mese di ottobre, il progetto è iniziato a Ospizio di Agre, in comune di Sedico, per poi fare tappa a S. Anna d’Alfaedo, in provincia di Verona, ad Asiago, nel vicentino, per concludersi lunedì con la presentazione dell’elaborato finale e la consegna dei risultati ai rappresentanti delle istituzioni europee, regionali e locali.
Oltre 40 i giovani della montagna veneta che si sono confrontati in gruppi di lavoro, con la mediazione e gli stimoli del sociologo bellunese Diego Cason, su alcuni temi-cardine del loro futuro e dei loro territori di appartenenza. Rendendosi così protagonisti attivi.
I principali temi sui quali questi giovani si sono espressi hanno riguardato l’identità, mobilità, inclusione, lavoro, formazione, cultura, energia.
Che cosa ne è emerso? Anzitutto, che i giovani della montagna veneta cercano e chiedono un’identità culturale precisa e un contesto locale di riferimento ben definito, ricco di storia e tradizioni, ma non frammentato. Altri temi sono stati la mobilità e il trasporto pubblico, con la denuncia delle molte difficoltà quotidiane a muoversi all’interno della propria comunità e ad uscire da essa per raggiungere i centri di servizi più vicini, la carenza di una adeguata dotazione di reti e infrastrutture digitali nel territorio montano, le difficoltà nel trovare alcune opportunità professionali, ma anche nel far nascere, a differenza del contesto di pianura, nuove imprese.
Ancora, i giovani della montagna veneta immaginano nel loro futuro servizi più in linea con le loro aspettative e, in particolare, un territorio protagonista della loro formazione con percorsi universitari e post-universitari. Negli approfondimenti effettuati non sono mancati poi riferimenti ad altri macro-temi, come lo sviluppo turistico della montagna, la sostenibilità ambientale ed energetica, le opportunità di socializzazione e aggregazione, che attualmente sono carenti.
Una vera “road-map” verso il nuovo decennio, sintetizzata in un rapporto finale concreto.
A ricevere il rapporto sulle idee emerse dai ragazzi, l’europarlamentare Gianantonio Da Re, il parlamentare bellunese Luca De Carlo, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e i presidenti dell’UNCEM nazionale Marco Bussone e veneto Ennio Vigne, oltre a molti altri esponenti e rappresentanti delle istituzioni europee, tra i quali Elisabetta Bortoluzzi, membro della rete europea “Costruire l’Europa con i consiglieri locali”.
Uno degli aspetti qualificanti, sottolinea il presidente di UNCEM Veneto Ennio Vigne «è stato certamente quello di mettere in rete, forse per la prima volta, i ragazzi della montagna veneta, con il loro bagaglio di esperienze comuni, ma evidentemente anche diverse».
«E’ stata un’esperienza estremamente utile e concreta – commenta il presidente del Gal Prealpi e Dolomiti, Alberto Peterle, che aggiunge – Troppo spesso le istituzioni, a vari livelli, rischiano di procedere diritte per la propria strada senza ascoltare, in particolar modo, le giovani generazioni. Da questo progetto è scaturito un seme che sono certo germoglierà e darà frutti importanti anche in altri ambiti».
Frutti che forse già cominciano a intravedersi: anche il Gal Alta Marca Trevigiana, che opera nel territorio trevigiano, ha infatti manifestato il proprio interesse per questa iniziativa; il progetto, in un futuro prossimo, potrebbe quindi essere esteso anche all’area pedemontana della provincia di Treviso.
L’evento è stato promosso dal centro Europe Direct “Montagna Veneta” insieme al Gal Prealpi e Dolomiti ed UNCEM Veneto, in collaborazione con i Gal Alto Bellunese, Baldo-Lessinia e Montagna Vicentina, e patrocinato dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno Dolomiti.