È un Natale triste per l’imprenditoria bellunese, che piange la scomparsa di Carlo De Bona, patron di Evco spa e fondatore di importanti aziende bellunesi e ultimamente anche socio dell’Alpe del Nevegal.
De Bona, conosciuto con il soprannome di “Moco”, è stato un pioniere dell’elettronica nel campo del controllo della temperatura: ha trasformato i controllori meccanici in elettronici e ha creato un settore di mercato che negli anni è sempre stato in evoluzione. Con i soci Curti e Maiocchi, alla fine degli anni ’70 ha costituito la Eliwell, azienda venduta venti anni dopo agli inglesi della Sibe e ancor oggi operativa in Alpago. Agli inizi degli anni ’90 ha fondato con i soci Dal Pont, De Salvador e Triches, Evco spa, società con sede a Sedico, oggi tra i leader mondiali nel campo dei controllori di temperatura per i settori della refrigerazione, del catering e del condizionamento dell’aria, azienda che occupa oltre 120 dipendenti, con società controllate a Saronno, Parigi e Monaco di Baviera. In più, negli ultimi anni, faceva parte della cordata di imprenditori che aveva rilevato gli impianti del Nevegal, per evitarne una morte certa dopo il fallimento della Nis.
«De Bona si è sempre contraddistinto per la grande correttezza e integrità dimostrata in campo imprenditoriale e per il grande rispetto e considerazione riservati ai suoi dipendenti e collaboratori – lo ricordano i suoi soci -. Uomo schietto, con poche parole tracciava la linea che portava all’obiettivo. Forse è per questo motivo che era un appassionato di vela, uno sport dove le parole lasciano spazio al vento e dove linee immaginarie portano alla meta».