Il turismo estivo vola: dati migliori del periodo pre-Covid

Il turismo estivo vola: dati migliori del periodo pre-Covid

Il Feltrino continua a coltivare la vocazione turistica. E i risultati sono più che incoraggianti: i flussi verso la città e la montagna feltrina sono stati continui nel corso del 2022. Tanto che nell’estate i numeri hanno raggiunto e superato quelli del pre-Covid. 

Il dato è confermato dal gettito della tassa di soggiorno del trimestre estivo, che segna la definitiva ripartenza del settore turistico.

«Gli introiti relativi alla tassa di soggiorno rappresentano la cartina di tornasole più attendibile e veritiera per misurare il polso della situazione» spiega Dario Scopel, assessore al turismo dell’Unione montana feltrina. «Nel 2019 gli incassi della tassa di soggiorno relativi al periodo luglio-settembre si era posizionati complessivamente a 56.900 euro, mentre quest’estate abbiamo raggiunto quota 61.200. Il dato è particolarmente significativo per due ragioni: da un lato, mancando ancora alcuni flussi, non è definitivo e quindi passibile di ulteriori aggiustamenti verso l’alto; dall’altro, soprattutto, si tratta del primo periodo di osservazione in cui viene superato, in termini assoluti, il dato riferito a uno stesso periodo pre-pandemico».

MEGLIO I PAESI DEL “CAPOLUOGO”

Il dato è ancora più significativo perché mostra la grande crescita di tutto il territorio, soprattutto dei paesi. Infatti, se il Comune di Feltre non recupera ancora le posizioni del 2019 (13.700 euro contro i 16.300 del 2019), a trainare la crescita sono gli altri territori del Feltrino, che complessivamente registrano incassi per 47.500 euro, con un incremento di quasi 7mila euro rispetto a tre anni fa (+16% circa). Evidentemente è confermato il fatto che i turisti ricercano luoghi incontaminati e selvaggi, fuori dai circuiti tradizionali.

IL FUTURO

«Non è certo tempo di crogiolarsi per il ritorno del segno positivo, che deve rappresentare invece uno stimolo in più per ridisegnare e potenziare le politiche di sviluppo turistico del nostro territorio», prosegue Dario Scopel. «Le classifiche di questi giorni hanno confermato il Bellunese in testa a molte graduatorie nazionali per quanto riguarda la qualità della vita; credo che dovremmo lavorare sempre di più su questo aspetto, per far sì che la nostra terra diventi luogo di attrazione non soltanto per turisti e viaggiatori, ma anche per persone e famiglie che scelgano i nostri paesi e le nostre vallate come luoghi dove trasferirsi per trovare lavoro, ma anche un “habitat” migliore. Penso che tutta la provincia di Belluno, e il Feltrino in particolare, abbiano le carte in regola per diventare meta di una nuova residenzialità consapevole, di chi sceglie uno stile di vita fatto di molti aspetti che i grossi centri urbani non sono più in grado di garantire. Una frontiera per molti versi inesplorata, ma che sono certo può darci grandi soddisfazioni».

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