Il suo cuore grande lo ha tradito: il Bellunese piange Roberto “Brio” Bristot

Il suo cuore grande lo ha tradito: il Bellunese piange Roberto “Brio” Bristot

Con la sua creatività ha riempito di fantasia l’esistenza di generazioni di ragazzi. E ai giovani, soprattutto quelli più deboli, gli emarginati, ha dedicato tutta la sua vita. Se n’è andato ieri mattina, all’ospedale “Cà Foncello” di Treviso, dove era ricoverato da sabato scorso, Roberto “Brio” Bristot, artista conosciutissimo in tutta la provincia e non solo. A tradirlo il cuore, quel cuore grande che lo accompagnava e lo guidava in ogni suo progetto.

Regista, disegnatore, grafico, ma soprattutto spirito artistico libero e anticonformista, Bristot è nato e cresciuto a Limana, dove ancora viveva.

Di lui resteranno le opere, tantissime, che lo hanno fatto conoscere in tutto il territorio. A cominciare dagli audiovisivi che realizzava con passione all’interno del laboratorio “Inquadrati” del Centro servizi per il volontariato, con il quale collaborava da oltre vent’anni. «Lì- ricorda il Csv in una nota di cordoglio – Roberto, al fianco in particolare del collega Emanuele Bunetto, si proponeva, allora come oggi, di raccontare il sociale in modo dinamico, promuovendolo attraverso grafica, fotografia, video. Nel 2014 nasce il progetto di comunicazione “CsvLog”, serie di video dedicati ai volti della solidarietà e alle associazioni di volontariato, visibili oggi sulcanale YouTube del Laboratorio Inquadrati. Tra i lavori video più recenti si ricordano “Come Alberi” sul racconto dell’apporto solidale dopo la tempesta Vaia, “Signorno” sull’obiezione di coscienza e “Cuorimano” dedicato al volontariato bellunese». Tra le sue mille passioni, “Brio” ha coltivato a lungo quella per l’Africa, attraverso la collaborazione con “Insieme si può”.

L’impegno sociale di “Brio” (questa la sua firma artistica) si è però espresso con ottimi risultati anche in campo amministrativo. Dopo un’esperienza tra i banchi della minoranza, dal 1999 al 2009 fu l’assessore alla cultura del Comune di Limana, nelle giunte guidate dall’allora sindaco Elvi Sommacal.

Anni di fervore culturale, in Sinistra Piave. Da assessore Bristot portò a Limana Giobbe Covatta e Gino Strada. «Suo -ricorda l’amico e collega di giunta Edi Fontana – l’idea dei murales a Giaon dedicati a “I miracoli di Valmorel” di Dino Buzzati, alla partenza del percorso dedicato al grande scrittore».

Ma prima ancora, come dimenticare i laboratori per ragazzi, il cinema di domenica pomeriggio al centro culturale Col del Sole a Limana?

La notizia della scomparsa di “Brio” ha riempito in poche ore i social dei tantissimi messaggi di cordoglio di chi in un modo o nell’altro lo ha conosciuto. Bambini e ragazzi ora adulti che hanno trasferito ai loro figli l’amore per il bello e per la fantasia.

Ciao, Roberto.

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