DOLOMITI BELLUNESI-BRIAN LIGNANO 4-1
GOL: pt 15’ e 41’ Marangon, pt 29’ Diallo; st 24’ Butti, 46’ Cossalter.
DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Chiesa, Tiozzo, Alcides (st 15’ Mazzali); Parlato (st 22’ Capacchione), Fagan, Cossalter, Pellizzari (st 31’ De Paoli), Masut (st 41’ Mizane); Diallo, Marangon (st 35’ Olonisakin) (in panchina: Mbaye, Pegoraro, Pirrone, Brugnolo). Allenatore: N. Zanini.
BRIAN LIGNANO: Carmisin, Bearzotti (st 17’ Pitton), Mutavcic (st 3’ Pittonet), Variola, Codromaz, Bevilacqua, De Anna, Tarko, Ciriello (st 3’ Butti), Alessio (st 26’ Budai), Bolgan (st 8’ Martini) (in panchina: Saccon, Zetto, Presello, Cicagna). Allenatore: A. Moras.
ARBITRO: Giuseppe Morello di Tivoli (assistenti: Gennaro Scafuri di Reggio Emilia e da Jonas Blondon Nkenkeu di Parma).
NOTE. Ammoniti: Mutavcic, Marangon, Cossalter. Angoli: 4-2 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 1’; st 3’.
Quattro anni. Per costruire una squadra. Per forgiare un’identità. Per scrivere una storia.
La SSD Dolomiti Bellunesi è nata nello stesso modo in cui si nasce tra le montagne: con pazienza, coraggio e visione. Era il 2021 quando tre club – Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico – decisero di unire forze, sogni, radici: una fusione? Ma anche una mano tesa verso un territorio che aspettava un palcoscenico degno della sua passione. Oggi, dopo il roboante successo sul Brian Lignano, quel territorio esulta in maniera compatta. All’unisono. Perché la squadra che porta il suo nome è nei professionisti. È in Serie C.


Un traguardo che profuma di vetta conquistata, oltre che di appartenenza. Di comunità. Di orgoglio. Perché quando il progetto è vero, il tempo si mette al servizio. E in quattro anni può accadere di tutto. Anche che una squadra delle Dolomiti riscriva il suo destino. E, nell’anno delle Olimpiadi, trovi il proprio posto al tavolo del grande sport. Il lieto fine lo scrivono in migliaia: come i tifosi che hanno reso magica la cornice dello Zugni Tauro. Lo scrive Jack Marangon, autore di una doppietta che gli permette di salire a quota 19 gol stagionali e di conquistare lo scettro di vice capocannoniere del girone. Lo scrivono “lo sceriffo” Diallo e “capitan futuro”, Thomas Cossalter. Lo scrive il capitano vero e proprio: Pablo Perez, esemplare e decisivo perfino ai margini di rettangolo verde. Lo scrive un’intera squadra in missione. E capace di trasformare un sogno in realtà.
Mister Zanini recupera Fagan e Diallo, dopo il turno di squalifica, e riserva a entrambi un posto nell’undici di partenza, mentre a centrocampo parte Pellizzari, anche perché Brugnolo non è al meglio e si accomoda in panchina. Passando alla cronaca, il primo brivido lo procura il Brian. E, nello specifico, Alessio, che con un destro dal limite impegna Carraro, pronto a respingere in tuffo. Dall’altra parte, ci prova Fagan con un piazzato, alto, mentre Marangon sfiora il bersaglio. Ma, al quarto d’ora, il “diez” si inventa un irresistibile sinistro sotto la traversa: è il liberatorio vantaggio. E poco più tardi, solo un decisivo intervento di Carmisin nega a Diallo la gioia del raddoppio. Gliela nega? No, la rimanda. Perché, a ridosso della mezz’ora, il pallonetto morbido del centravanti liberiano scavalca il portiere lignanese e fa esplodere per la seconda volta lo Zugni Tauro. Da un pallonetto vincente all’altro. A 4’ dallo scadere, Marangon disegna un magico arcobaleno e manda in orbita la SSD Dolomiti Bellunesi: 3-0. Nella ripresa, accorciano le distanze gli ospiti con il neo entrato Butti. Ma niente e nessuno può annacquare la festa. Anche perché Thomas Cossalter cala il poker, su assist del compagno e amico De Paoli. È l’epilogo perfetto. A vent’anni esatti di distanza, la provincia di Belluno è di nuovo in C.


«Questo successo ha un sapore unico – sorride mister Zanini -. È una delle gioie più belle della mia vita calcistica. Abbiamo condotto un buon lavoro: sia chiaro, è stato duro e ricco di sacrifici. Ma viene coronato da una giornata come questa, che ripaga di tutto. Ringrazio la società, perché mi ha scelto in un momento non facile. E ognuno dei giocatori passati da noi nelle ultime due stagioni. Poi, la dirigenza: con Leopoldo Torresin e Simone Bertagno abbiamo sempre avuto un feeling particolare. E il mio staff: meraviglioso. Ho lavorato con professionisti incredibili. Infine, il ringraziamento più speciale va a mia moglie e mio figlio».
I commenti
Tra i primissimi, arrivano alla Dolomiti bellunesi i complimenti di Lorraine Berton. La presidente di Confindustria Belluno Dolomiti si congratula con l’intero staff: «Oggi è stata scritta una pagina straordinaria di sport in un anno cruciale per il nostro territorio, quello che ci condurrà alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 – sono le parole della numero uno degli industriali bellunesi – La promozione in serie C della Ssd Dolomiti Bellunesi ci riempie di orgoglio e ci dà nuova energia per affrontare le sfide future. I ragazzi di Mister Zanini hanno dimostrato che, con sacrificio, passione e talento, si possono compiere grandi imprese. Una scelta che si è rivelata lungimirante e che ha consentito allo sport locale di fare un passo avanti. Ognuno ha fatto la propria parte e determinante è stato il ruolo del pool di imprese bellunesi che ha sostenuto il progetto: anche questa è responsabilità sociale, la dimostrazione di quanto il binomio ‘impresa e territorio’ possa fare la differenza. Abbiamo davanti un anno cruciale per mostrarci al mondo come terra di sport, attrarre talenti e investimenti. Lo stesso Sportsystem è fatto di imprese eccellenti e divenute nel tempo simbolo del Made in Italy. Per questo, la promozione della nostra squadra in serie C è un tassello importante, che può dare – allo stesso tempo – un messaggio positivo alle nuove generazioni»