Primavera significa narciso, in Valbelluna. Il “principe bianco” sta tornando sulla dorsale prealpina di Borgo Valbelluna. E come ogni anno richiama migliaia di visitatori da tutta la provincia e dal Veneto. Del resto, le fioriture sono spettacolari: distese bianche che sconfinano nel verde dei prati.
Le visite sono in programma per tutta la seconda metà di maggio, fino ai primi di giugno. Dopodiché il fiore comincerà a calare i petali e darà l’arrivederci al prossimo anno. Il programma delle escursioni, con il loro viavai di curiosi e macchine fotografiche, doveva cominciare ieri (14 maggio), ma la pioggia e il brutto tempo hanno avuto la meglio. Confidando nel sole, andrà meglio le prossime domeniche.
Per agevolare i visitatori e gestire i flussi e i parcheggi, anche quest’anno ci sarà il servizio di navetta, con parcheggio a Pian Coltura e ristorante Baiocco e trasporto fino a Chalet Col d’Artent. È l’iniziativa voluta dall’amministrazione di Borgo Valbelluna per evitare il parcheggio selvaggio. «In un’ottica di turismo slow e sostenibile l’accesso nelle domeniche del 14, 21, 28 maggio e venerdì 2 giugno avverrà tramite navetta con partenza dal parcheggio di Pian di Coltura e arrivo allo chalet di Col d’Artent dove si troverà un infopoint e un punto di ristoro gestito dalle associazioni di volontari del municipio di Lentiai» spiegano gli organizzatori delle domeniche del narciso. «Da qui la camminata fino a Malga Garda per osservare la meravigliosa fioritura e il panorama incredibile sulla Valbelluna e sulle Dolomiti è facile e adatta a tutti, basta avere un minimo di esperienza di camminate in montagna. Sul posto presenti le guide ambientali escursionistiche con varie proposte di escursioni anche per bambini e famiglie».
Inoltre, ci sono diverse iniziative collaterali. Domenica prossima (21 maggio) è in programma un mercatino vintage in piazza a Lentiai, con teatro interattivo per i più piccoli, sfilata di vestiti e acconciature d’epoca, streetfood e musica. In più, verranno aperte le chiesette grazie ai volontari di Frammenti d’Arte: la arcipretale di Lentiai (che è monumento nazionale dal 1880 grazie alle opere del Vecellio), la chiesetta di Sant’Antonio abate a Bardies, con il suo ciclo di affreschi, l’eremo di San Donato e San Giacomo a Colderù.