Da Livorno alle Dolomiti, dove ha insegnato tutta la vita. E dove ha lasciato un pezzo di cuore, oltre che una stima incondizionata, anche come poeta e fondatore dell’associazione Verba volant. È morto nei giorni scorsi Enrico Gasperi. La notizia è arrivata subito anche nel Bellunese e ha gettato nel lutto la comunità scolastica.

Gasperi era nato in provincia di Livorno, aveva 66 anni e da qualche tempo aveva problemi di salute. Subito dopo la pensione era tornato in Toscana ed era stato colpito da un ictus. Aveva passato quasi tutta la vita professionale nel Bellunese, mantenendo il tipico accento toscano. Insegnante di lettere all’alberghiero Dolomieu, al Calvi e al Renier, è stato tra i più apprezzati prof dei licei di Mier, dove per prima è arrivata la notizia della sua morte.

Gasperi a Belluno era stato anche poeta molto apprezzato. Nel 1997 aveva fondato Verba volant, e in seguito aveva organizzato spettacoli, rassegne di poesia e teatro assieme ad altri artisti bellunesi. Scrittore prolifico, ha firmato diverse raccolte poetiche e una decina d’anni fa era stato inserito nell’antologia dei grandi scrittori del Nordest.

«Caro Enrico, hai fatto tanto per Belluno, hai diffuso l’amore per la poesia in tempi in cui sembrava un’arte per pochi intenditori. Da tanti anni ci legava una intesa culturale che ha dato vita a tanti recital e anche a uno spettacolo teatrale. “Il nero muove” fu l’adattamento da Arrigo Boito che scrivesti per noi nel lontano 1998» scrive sulla pagina Facebook l’associazione teatrale Bretelle Lasche. «Ti ricorderemo sempre, come poeta e come amico. Anche se questa volta non ci sarai al nostro debutto, noi ti penseremo». Ma sono tanti i ricordi che stanno arrivando in questi giorni.
Gasperi lascia la moglie e due figli.