Il ministro benedice la fusione Belluno-Union Feltre-Sedico: «Opportunità per sport, giovani e territorio»

Il ministro benedice la fusione Belluno-Union Feltre-Sedico: «Opportunità per sport, giovani e territorio»

«La possibile fusione tra le società sportive Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico è indubbiamente positiva. Un progetto con una visione importante per il calcio della nostra provincia, che mi è stato illustrato dai responsabili delle tre società a cui ho ribadito l’importanza dei settori giovanili: un aspetto decisivo, infatti, sarà quello degli investimenti nei confronti dei giovani, rafforzando i vivai anche attraverso strutture moderne e all’avanguardia per favorire la preparazione. Si tratterebbe, quindi, di costruire un nuovo percorso per il calcio locale, senza campanilismi ma con forti valori sportivi in grado di migliorare il “gioco di squadra” dei nostri giovani». Lo dichiara Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, in seguito all’incontro tra i rappresentanti delle società Belluno, Feltre e San Giorgio Sedico organizzato a Palazzo Piloni dal presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. Sotto la lente soprattutto il tema degli impianti sportivi, per il quale ci sarà un ulteriore incontro martedì prossimo, con i sindaci dei Comuni coinvolti. L’obiettivo è quello di intercettare risorse nazionali e comunitarie per migliorare la dotazione infrastrutturale bellunese.

«Sono fermamente convinto che la fusione possa essere la strada giusta per dare al nostro territorio una società sportiva forte, in grado di affrontare un salto di qualità non solo a livello agonistico, ma anche sociale – afferma il presidente della Provincia Roberto Padrin -. Per questo ho voluto mettere tutti attorno allo stesso tavolo, nella convinzione che il gioco di squadra è uno dei motori irrinunciabili per la nostra provincia, nello sport come nella vita amministrativa».

«Il percorso è sicuramente impegnativo – prosegue D’Incà – ma con l’attenzione di tutti gli attori coinvolti ha la possibilità di concretizzarsi sulla scia di altre realtà che hanno fatto della fusione un vero e proprio modello di crescita sportiva. Credo che l’unione e la collaborazione, mai come in questo periodo, siano fondamentali per affrontare le sfide del futuro. A partire dal calcio, infatti, è possibile ragionare su un modello di aggregazione anche per il mondo imprenditoriale e nei confronti dei piccoli Comuni, come è già avvenuto in passato: aggregarsi, significa affrontare al meglio le prossime sfide, come quella del Pnrr che riveste un’assoluta importanza». 

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