Il Covid mette a nudo le fragilità: 423 interventi degli psicologi dal lockdown

Il Covid mette a nudo le fragilità: 423 interventi degli psicologi dal lockdown

Oltre 400 interventi da marzo a oggi. In media due al giorno. Segno che i bellunesi, sotto effetto Covid e immersi nella paura del virus, avevano bisogno di una mano e di un ascolto. E non solo durante il lockdown. Lo mostrano chiaramente i dati del “Sostegno psicologico” avviato da Ulss 1 Dolomiti e Ail, con la partecipazione del Fondo Welfare. Sono stati 423 gli interventi in 220 giorni.

Incertezza, ansia e paura, impotenza e tensione emotiva, nervosismo e malesseri fisici. Sono queste le forme di disagio che inevitabilmente – in misura maggiore o minore e a seconda di età, salute, stile precedente di vita come anche situazione socio economica – tutti hanno vissuto in questo periodo di emergenza sanitaria. Nella prima fase, in cui la preoccupazione era più forte, la Unità di Psicologia Ospedaliera si è fatta promotrice dell’attività di sostegno psicologico secondo il modello della psicologia dell’emergenza, partendo dalle persone malate e da chi le cura (cittadini in isolamento fiduciario o in quarantena, pazienti e famigliari oltre che sanitari dei reparti covid). Il sostegno è stato poi via via allargato. Tanto che i dati parlano chiaro: ad oggi sono stati fatti 189 colloqui a favore di 46 persone Covid positive o in isolamento fiduciario; 87 colloqui di supporto a 11 famiglie di persone ricoverate per coronavirus; 46 colloqui di supporto nell’elaborazione del lutto a 8 familiari; 8 reparti ospedalieri e 6 Case di Riposo formate nella tecnica del defusing (la tecnica di intervento sui reduci di episodio fortemente traumatico); 28 incontri di gruppo di defusing/debriefing; 39 colloqui a favore di 13 sanitari; e 20 colloqui di supervisione ai coordinatori di reparto. Inoltre, nell’ambito del progetto coordinato dalla dottoressa Francesca De Biasi, è stato curato anche il sostegno ai medici di base.
Con la ripresa della pandemia, dopo un periodo di alleggerimento dell’attività, il sostegno psicologico è tornato a essere di fondamentale importanza. Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con l’integrazione di alcuni interventi psicoeducativi per insegnanti e genitori, per i quali si prevedono incontri in modalità webinar.

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