Il Comune non ha soldi ma assume un consulente politico: «Vergognoso»

Il Comune non ha soldi ma assume un consulente politico: «Vergognoso»

Un inciampo, una palla persa in area, una freccia lontanissima dal bersaglio. In tempi di bollette pazze, tagli alla spesa e aumenti, la giunta comunale di Belluno sbaglia tempi e modi, regalando un assist a porta vuota alla minoranza.

Colpa di una delibera, la numero 184 (che, curiosamente, è l’unica che al momento non si trova nell’albo pretorio informatico del sito istituzionale) con la quale indice la procedura per il “Conferimento di un incarico per l’ufficio di staff del sindaco”. Tradotto: il capo di gabinetto, il consulente politico di fiducia del primo cittadino. Nei corridoi di Palazzo Rosso si ipotizza anche il nome: quello di Stefano Perale, vero e proprio regista della campagna elettorale vincente di Oscar De Pellegrin.

Tutto regolare, per carità: è una possibilità prevista dall’art. 90 del Tuel (il Testo unico degli enti locali). Tra l’altro parliamo di un incarico part-time. Ma ce n’era proprio bisogno? Se lo chiedono i membri della minoranza.

«In tre mesi questa giunta ha tolto 51mila euro ai servizi educativi – attacca l’ex sindaco Jacopo Massaro (capogruppo di “In Movimento”) – aumentando di 150 euro al mese le rette della casa di riposo, mai toccate in dieci anni, e ritoccando all’insù i costi dei pasti delle mense scolastiche. E poi sceglie di sostituire un dipendente in uscita con un’assunzione prettamente politica. Evidentemente dieci assessori a tempo pieno non bastano, e nemmeno altri 20 consiglieri».

«Il fatto che la delibera non sia ancora stata pubblicata all’albo – aggiunge l’ex candidato sindaco di “Valore Comune”, Giuseppe Vignato – è l’ennesima dimostrazione di mancanza di trasparenza di questa giunta. Un fatto che abbiamo già sperimentato in consiglio comunale».

«Abbiamo già pronta un’interrogazione – si accoda l’ex candidata sindaca per “Insieme per Belluno”, Lucia Olivotto – nella quale chiederemo il costo di questa operazione, il ruolo di questa persona e come verrà selezionata».

Per la minoranza, come spiega il capogruppo di “Valore Comune”, Mirco Costa, «la luna di miele è finita. Abbiamo lasciato il tempo ai nuovi amministratori di prendere le misure del Comune. Ma da ora in poi faremo il nostro lavoro di opposizione. Proprio oggi (ieri, ndr) ho fatto un giro negli uffici comunali, dove mi hanno ripetuto più volte che manca personale. Ed ora si dovrà fare a meno di un’altra unità per far spazio ad una nomina politica. E’ piuttosto grave».

La minoranza poi allarga il discorso alle società partecipate, per le quali sono in corso di nomina i nuovi vertici: «Anche in questo caso – attacca Vignato – non si guarda alla competenza, ma si punta a sistemare qualche amico o dare seguito ad evidenti accordi elettorali. Ci viene chiesta collaborazione per il bene del Comune, ma in mancanza di trasparenza non è possibile».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto