Negare il cambiamento climatico è facile. Negare l’evidenza no. E i dati parlano chiaro. Anzi, parlano evidente: l’aumento delle temperature è ormai una realtà; lo conferma anche il 2019, che secondo i dati Arpav è stato mediamente più caldo rispetto alla norma. Le nevicate fuori stagione di aprile e maggio? La stufa accesa fino a ridosso dell’estate? Anomalie all’interno di un quadro in evoluzione. Rapidissima evoluzione.
IL DATO
Arpav ha messo insieme tutti i numeri del 2019. E ha rilevato un dato di fatto: anche in Veneto si conferma la tendenza all’aumento delle temperature.
«Ad eccezione di alcune anomalie fredde, registrate tra aprile e maggio, le temperature si sono mantenute quasi sempre sopra alle medie di riferimento, collocando il 2019 tra i tre anni più caldi della serie di dati storici che parte dal 1992» fanno sapere i meteorologi di Arpav. «Nel 2019 la temperatura media annuale è aumentata di 0,9°C rispetto alla media di riferimento calcolata dal 1992 al 2018».
Nel dettaglio, l’inverno è stato in media più caldo della norma, specie in montagna e in particolare nelle due ultime decadi di febbraio. La primavera, al contrario, ha registrato un andamento altalenante con marzo molto siccitoso e più caldo della norma, specie nei valori diurni; mentre aprile e maggio sono stati caratterizzati da frequenti condizioni di tempo perturbato, con anomale discese di correnti fredde che hanno mantenuto valori termici piuttosto bassi fino a fine maggio e con frequenti precipitazioni tra le più abbondanti dal 1992, dopo quelle del 2013. Per la serie, non ci sono più le mezze stagioni e neanche le mezze misure.
«L’estate è stata tra le più calde degli ultimi 28 anni sia per le temperature minime che per le massime, classificandosi al secondo posto dopo quella del 2003 – sottolinea Arpav -. Per quanto riguarda le piogge, è stata tra le più siccitose, posizionandosi al quarto posto dopo il 2001, il 2012 e il 1994. In autunno, settembre è risultato in media moderatamente più caldo rispetto alla norma e leggermente meno piovoso, ottobre piuttosto secco e caldo, novembre eccezionalmente piovoso e nevoso in quota e mediamente più caldo, specie nei valori minimi a causa di frequenti eventi sciroccali».