I vertici Anas in sopralluogo sulle varianti. Confermata la conclusione entro le Olimpiadi

I vertici Anas in sopralluogo sulle varianti. Confermata la conclusione entro le Olimpiadi

Il cronoprogramma dice dicembre 2025, gennaio 2026 al più tardi. Anas conferma che tutto sarà pronto per le Olimpiadi e l’annuncio ha tutti i crismi del vittorioso e del trionfale. Ma non si può dimenticare che le varianti della Valboite erano programmate per i Mondiali 2021 e che la stessa Anas giurava di poter concludere i lavori in tempo per le gare iridate. Intanto le opere vanno avanti. E già questa è una notizia, visto che ci sono voluti anni solo per completare gli incartamenti. 

Le opere vanno talmente avanti che ieri (8 marzo) Anas ha portato i suoi vertici sulla Alemagna: un sopralluogo tecnico per monitorare l’avanzamento dei lavori su tre opere che oggi vengono dichiarate «relative al piano Olimpiadi Milano Cortina 2026». Erano presenti l’amministratore delegato di Anas Aldo Isi e il presidente della società statale Edoardo Valente, accompagnati dai responsabili della struttura territoriale Anas Veneto e dai tecnici della Direzione lavori.

LE OPERE

Le opere in corso di realizzazione sono le varianti di Tai di Cadore, di Valle di Cadore e di San Vito, nuovi collegamenti stradali che – assicura Anas – «miglioreranno l’attuale tracciato della statale 51 di Alemagna nel suo tratto maggiormente urbanizzato».

La variante di Tai di Cadore, lunga circa 1.500 metri, si distacca dalla attuale statale in corrispondenza del bivio con la 51 bis a sud-est dell’abitato di Tai, e si reinnesta in corrispondenza del bivio per la località Nebbiù. 

«La principale opera d’arte è una nuova galleria, lunga circa 1.000 metri; saranno realizzati anche svincoli, la rimodulazione della pista ciclabile esistente in accordo con l’amministrazione comunale, e la sistemazione del reticolo idrografico interferito. Sono in corso le operazioni di abbassamento dei rilevati per procedere ad imboccare la galleria» fa sapere Anas. 

La seconda variante è quella di Valle di Cadore, che consentirà di bypassare con una galleria di circa 600 metri un tratto particolarmente critico dell’attraversamento dell’abitato, oggi regolato da semaforo per effetto della sezione ristretta e della prossimità alla sede stradale di fabbricati vincolati.

«È iniziato lo scavo della galleria in corrispondenza dell’imbocco ovest, e sono anche partite le operazioni di abbassamento dell’imbocco est, a seguito del parziale sblocco delle attività impedite dagli importanti ritrovamenti archeologici oggetto di una approfondita campagna conoscitiva condotta sotto l’egida della competente Soprintendenza» fa sapere Anas. 

L’ultima opera, proseguendo verso nord, è la variante di San Vito di Cadore, il cui tracciato prevede un percorso complessivo di circa 2,3 chilometri quasi tutto “a mezza costa” nella valle del Boite. «L’asse principale si sviluppa attraverso due rotatorie di svincolo, quattro gallerie artificiali di mascheramento e antirumore, un nuovo viadotto sul Ru Sec e numerosi interventi sulla viabilità secondaria. Sono in corso di esecuzione le opere di fondazione e di sostegno delle opere d’arte e delle paratie delle gallerie artificiali» spiegano da Anas.

L’investimento complessivo di Anas per le varianti del Cadore è di oltre 250 milioni di euro. Nel corso del sopralluogo è stato ribadito l’impegno degli esecutori a rendere fruibili le opere prima dell’inizio dell’evento Olimpico “Milano-Cortina 2026”, del quale le opere realizzate da Anas costituiranno una eredità a beneficio della mobilità di tutta la vallata.

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