Era un maestro: nella scuola, ma soprattutto nella vita.
All’età di 98 anni, è morto il maestro Raimondo Scremin: conosciuto da tutti come Ennio. Generazioni di studenti lo ricordano ancora oggi con affetto e riconoscenza per la sua lunga carriera spesa nell’istruzione scolastica e religiosa dei bambini che frequentavano le elementari.
Scremin nasce nel 1923 a San Zenone degli Ezzelini, in provincia di Treviso. Nel 1941 si trasferisce a Gron di Sospirolo con la sua famiglia: papà, mamma e sei fratelli. Insieme a loro, lavora la terra, ma trova pure il tempo per studiare: la sera e di nascosto, in modo da non suscitare le proteste dei familiari.
Prende parte alla Seconda guerra mondiale come soldato e, nel Dopoguerra, con molteplici sacrifici, completa gli studi e si diploma alle scuole magistrali. Prende poi servizio come insegnante in varie scuole del Bellunese, macinando quotidianamente decine di chilometri di strada, a bordo della sua bicicletta che lo accompagnerà fino agli ultimi anni di vita.
Da autodidatta impara a suonare l’organo: un aspetto che gli tornerà utile per insegnare canto a scuola e per accompagnare i canti in chiesa. In più, si dedica con passione al catechismo nella parrocchia di Sedico e alla “Schola Cantorum”.
Ai figli, ai nipoti e pronipoti, e in generale alla comunità, lascia un’eredità di valori improntati sull’onestà.