Oltre 1.500 le persone che hanno partecipato all’edizione zero della Sportful Dolomiti Gravel, il nuovo evento targato Pedale Feltrino per promuovere il territorio bellunese attraverso la bicicletta.
Una sfida per l’organizzazione che ha dovuto cimentarsi con una nuova disciplina, certamente meno popolare del ciclismo su strada, ma che sta velocemente prendendo piede. Sono stati infatti in molti coloro che, provenienti da tutta Italia, così come dall’estero, hanno voluto battezzare questa nuova competizione, pedalando tra i sentieri e gli sterrati della Valbelluna. Un successo garantito da un ottimo comitato promotore, che per questo giugno si impegna a portare oltre 5.000 turisti a pedalare sulle strade (e non solo) della provincia.
Tantissimo entusiasmo anche per la sorella maggiore della versione Gravel: la Dolomiti Race, che questa settimana prenderà piede a Feltre occupando ogni angolo della città, pronta ad accogliere quasi 4.000 iscritti, provenienti da 30 Paesi del mondo e da 4 continenti.
A chiudere il primo dei tre weekend ciclistici del giugno del Pedale Feltrino, ci ha pensato il simpatico complesso trevigiano Los Massadores, che con i loro testi ironici e, rigorosamente, in veneto hanno alleviato la fatica dei pedalatori.
«Un finale di giornata spettacolare per questa edizione zero della Gravel, che non ha avuto grandissimi numeri ma una partecipazione di qualità che rappresenta il trampolino di lancio per il 2023 – afferma Ivan Piol, presidente del comitato organizzatore del Pedale Feltrino -. L’importante per noi era far vedere anche il territorio bellunese che, al di là delle Dolomiti, ha moltissimi altri posti di grande suggestione da percorrere in bicicletta. Adesso la gente l’ha capito e noi stiamo già studiando nuove soluzioni per la prossima edizione».
Un volto nuovo per la granfondo più dura d’Europa.
Jacopo Dal Pont
