I bellunesi smettono col fumo 10 anni dopo gli altri italiani

I bellunesi smettono col fumo 10 anni dopo gli altri italiani

I bellunesi smettono di fumare almeno 10 anni in ritardo rispetto alla media nazionale, oltre 20 rispetto alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: questo il dato eclatante emerso in occasione dell’iniziativa organizzata dalla LILT Belluno in collaborazione con l’Ulss 1 Dolomiti per la Giornata mondiale senza tabacco, in programma per il 31 maggio.

Il camper del Ser.D. – Servizio Dipendenze ha infatti “presidiato” per l’intera mattina di sabato Piazza dei Martiri, offrendo ai bellunesi la misurazione del respiro e – per i fumatori – anche quella del monossido di carbonio; un’occasione per sensibilizzare i cittadini al tema del fumo e della salute, un tema che i bellunesi prendono in considerazione molto in ritardo rispetto alla media nazionale.

Quello del fumo, della dipendenza, dei problemi polmonari e delle malattie gravi che ne possono derivare è un problema sociale, oltre che sanitario, tanto che il Comune di Belluno ha deciso di patrocinare l’iniziativa soprattutto per coinvolgere le fasce più giovani della popolazione, quelle che – stando ai dati – fanno registrare una crescita nel numero dei fumatori.

L’Ulss 1 Dolomiti, con il Servizio Dipendenze e il Dipartimento di Prevenzione, da anni è impegnata nelle scuole con attività di prevenzione e sensibilizzazione sui temi delle dipendenze, dall’alcol al fumo; in vista della Giornata mondiale senza tabacco in calendario per mercoledì ecco quindi l’appello al mondo scolastico.

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