«Il problema della galleria del Comelico, traforo che mette in comunicazione il centro Cadore e il Comelico, (mal)realizzato nel 1986 e già bisognoso di una sostanziale ristrutturazione, viene usato in modo strumentale per riportare di attualità il tema di uno sbocco a nord per il Veneto, e in modo particolare per il Trevisano». Non usano giri di parole gli attivisti di Peraltrestrade Dolomiti. Il problema del Comelico non deve – secondo loro – diventare pretesto per parlare di prolungamenti autostradali e sviluppo delle infrastrutture.
«Il Tavolo delle infrastrutture, che vede schierati Cgil, Cisl, Uil, Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato, Cia, Coldiretti, Appia Cna Belluno, Confcommercio Belluno e Confagricoltura, spinge sull’acceleratore e ripropone quella che fin dai tempi di Roma antica è la più facile e la più classica delle ricette per far fronte alle crisi: nuove opere viarie, costi quel che costi – sostengono gli ambientalisti -. In tale contesto e al di là delle belle parole, la vita e il futuro delle comunità del Comelico interessano ben poco a chi sta approfittando della loro esasperazione per convincerle che trasformare la loro valle in un corridoio di traffico pesante internazionale e in una scorciatoia per portare turisti mittel-europei nelle zone del prosecco e sulle spiagge dell’Adriatico va a loro vantaggio. Non interessa a chi da generazioni porta avanti un’economia di rapina del territorio; non interessa a chi si riempie la bocca della Laudato sì per poi ignorarne i contenuti nei comportamenti; non interessa a chi pretende di rappresentare tutti sulla base di sondaggi farlocchi. Siamo del parere che, al di là delle dichiarazioni, non interessa neanche a chi è talmente accecato dagli aspetti tecnici e ingegneristici delle grandi opere da non rendersi conto che il Comelico deve crescere per diventare un luogo per viverci e da visitare, non di transito veloce per interessi estranei».
Insomma, ce n’è per tutti. Intanto però la galleria Comelico avrà un cantiere che durerà per due anni abbondanti.