Bostrico, Bottacin e Caner: «Regione in campo già dal post Vaia». Lorenzoni: «Riassegnare la delega alle foreste»

Bostrico, Bottacin e Caner: «Regione in campo già dal post Vaia». Lorenzoni: «Riassegnare la delega alle foreste»

Pace fatta? Si vedrà. Dopo il rimpallo di competenze e il necessario chiarimento in giunta, gli assessori regionali Gianpaolo Bottacin (foreste) e Federico Caner (agricoltura) tornano sul tema del bostrico, il piccolo parassita che sta facendo strage di abeti, pini e larici dei boschi bellunesi, soprattutto nelle aree (come l’Agordino) più devastate da Vaia e dove le operazioni di esbosco vanno a rilento. Lo fanno con un comunicato congiunto che mira a chiarire ruoli e competenze e che mette in fila tutte le iniziative promosse in questi mesi dalla Regione.

«Subito dopo Vaia – spiega Bottacin – la fase emergenziale è stata affrontata grazie all’attività dei molteplici soggetti attuatori coordinati dal commissario. In questo ambito è stato affrontato anche il tema degli schianti, che tra le conseguenze porta anche il bostrico».

«Tra le azioni che come Regione abbiamo messo in campo – aggiunge il collega Caner – c’è anche il sostegno, attraverso i bandi delle misure forestali del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, alle esigenze di investimento in attrezzature delle imprese boschive impegnate nella pulizia dei boschi e agli interventi di rispristino delle foreste danneggiate. Avepa sta completando l’istruttoria delle 114 domande presentate in totale. Le risorse disponibili con il bando chiuso a ottobre 2021, ammontano a 5 milioni di euro per gli aiuti al ripristino dei boschi e a 5 milioni e 800 mila euro di aiuti per gli investimenti in attrezzature forestali».

All’orizzonte ci sono anche i sei milioni di euro stanziati dal governo nell’ultima legge di bilancio proprio per l’emergenza bostrico. «Ce ne occuperemo attraverso un apposito tavolo di lavoro interdisciplinare», conclude Caner.

Ma l’intervento fatto martedì scorso in consiglio regionale da Bottacin spinge il portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni, a chiedere a Zaia di togliergli la delega alle foreste. «Bottacin è intervenuto sul tema del bostrico, affermando che non rientra nei suoi ambiti – spiega Lorenzoni – Poi, però, ha portato una serie di giustificazioni rispetto al suo comportamento. E perché mai, se davvero non era di sua competenza?».

Per il portavoce dell’opposizione «Lo scaricabarile delle responsabilità di fronte ai problemi fa parte della peggior politica. E dimostra la mancanza di indirizzo in uno dei settori centrali: le foreste sono di competenza del Veneto fin dall’istituzione della Regione, mezzo secolo fa. Alla faccia dell’autonomia. E purtroppo non è l’unico ambito in cui dei settori trasversali sono orfani. È fondamentale riportare le foreste nel settore primario, assicurando adeguate risorse. E Zaia riassegni la competenza».

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