Avanza il bosco sostenibile in provincia di Belluno. Salgono a 23.000 gli ettari che possono fregiarsi del marchio di Gestione forestale sostenibile. Si tratta del marchio internazionale Pefc – Programme for endorsement of forest certification schemes -, assegnato a enti e privati che garantiscono una gestione delle foreste mantenendone la biodiversità, la capacità di rinnovamento, la vitalità e la potenzialità ad adempiere a rilevanti funzioni ecologiche, senza comportare danni ad altri ecosistemi.
New entry del progetto di certificazione – di cui è capofila Confagricoltura Belluno in collaborazione con Confagricoltura Veneto – i Comuni di Calalzo, Lamon, Longarone e Seren del Grappa, che si aggiungono ai soggetti che hanno già aderito, vale a dire 15 Regole e due Comuni: le Regole del Comelico, le Regole di Auronzo, la Regola di Vigo e i Comuni di Mel e Trichiana.
Il certificato di sostenibilità è intestato a Confagricoltura Veneto, mentre Confagricoltura Belluno rappresenta il gestore e coordinatore del gruppo, denominato Veneto Foreste. La certificazione di Gestione forestale sostenibile garantisce al consumatore finale che i prodotti di origine forestale (il legno o un suo derivato, come la cellulosa, ma anche i prodotti forestali non legnosi, come funghi, tartufi, frutti di bosco, castagne) derivino da foreste gestite in maniera legale e sostenibile, quindi che non provengano da tagli illegali o da interventi irresponsabili, che possono portare all’impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali. Il legname o la fibra può essere marchiato per poter rimanere rintracciabile nelle varie fasi delle successive lavorazioni, sino al prodotto finito, ed è quindi commerciabile come proveniente da boschi gestiti in maniera corretta.
«Il mercato accorda sempre di più la preferenza ai manufatti realizzati con legname proveniente da foreste gestite in modo sostenibile – chiosa Diego Donazzolo, presidente di Confagricoltura Belluno -. Il bosco copre circa il 25 per cento della superficie del Veneto ed è in continua espansione. La certificazione è un passo in avanti importante per valorizzare i nostri boschi, che vantano legni molto pregiati e può servire, in un’ottica futura, a creare filiere che portino lavoro e occupazione».