Fondo di sostegno ai Comuni marginali e Pnrr: «Doccia gelata per i municipi virtuosi»

Fondo di sostegno ai Comuni marginali e Pnrr: «Doccia gelata per i municipi virtuosi»

Nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio che ripartisce il “Fondo di sostegno ai Comuni marginali” per gli anni 2021-2023. Si tratta in totale di 180 milioni euro assegnati a 1.187 Comuni, selezionati per le loro condizioni particolarmente svantaggiate, in quanto a forte rischio di spopolamento. Ebbene, il 95,2% delle somme disponibili, pari a 171 milioni di euro, sarà assegnato a comuni dell’Italia meridionale, mentre al centro e soprattutto al nord (3,1 milioni per 34 comuni) resterà ben poco.

«Ancora una volta il ritornello si ripete», commenta il coordinatore provinciale di Forza Italia Dario Scopel, che interviene sulla questione anche come sindaco di un piccolo Comune di montagna, Seren del Grappa. «Essere virtuosi, gestire con oculatezza le casse comunali e cercare di adottare nella gestione amministrativa i criteri del “buon padre di famiglia” in questo Paese sembra essere penalizzante. Nessuno nega la necessità di dare ai territori del Mezzogiorno i supporti adeguati per cercare di recuperare il gap accumulato nei confronti di altre aree del Paese, ma è del tutto evidente dalle percentuali di assegnazione del Fondo che lo squilibrio rasenta il paradosso e si rischia così concretamente di demotivare una intera generazione di amministratori che si stanno impegnando con serietà e oculatezza per dare alle proprie comunità le necessarie prospettive di crescita».

E le indiscrezioni sulla possibile ripartizione dei fondi per la rigenerazione urbana previsti dal Pnrr sono ancor peggiori. In questo caso, stando alle prime tabelle fatte circolare, ai Comuni del sud andrebbe l’80% dei 3,4 miliardi a disposizione. 

«Cambia la partitura, ma non la musica – sottolinea ancora il coordinatore azzurro – e con una cifra sul tavolo decisamente importante, oltre che strategica per lo sviluppo di medio-lungo termine delle nostre città. Non so, e francamente poco mi interessa, se sia un problema di filtri o di algoritmi, come qualcuno ha sottolineato. Io guardo alla sostanza: la politica si riappropri del suo ruolo e intervenga immediatamente per porre rimedio a questo ennesimo schiaffo nei confronti soprattutto delle “terre alte”».

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