Mezzo metro di neve. E non accenna a smettere. Sembra una beffa per la montagna bellunese, costretta a tenere gli impianti chiusi ma benedetta da un manto bianco che supera tranquillamente i due metri di altezza (praticamente ovunque).
Questa mattina le località dolomitiche si sono svegliate sotto una spessa coltre bianca. Record sulle Dolomiti meridionali – come previsto – dove in alcuni casi si superano i 60 centimetri (51 a Pecol di Zoldo, 45 ad Arabba e Cima Pradazzo). Solo pioggia invece sulle Prealpi, dove il limite della neve è rimasto sopra i 1.400-1.500 metri.
In questo momento ci sono 40 centimetri di neve fresca ad Auronzo e mezzo metro a Cortina. Una decina a Pieve di Cadore.
Le previsioni dicono che la situazione meteo migliorerà dal tardo pomeriggio. Ma qualche fiocco di neve potrebbe esserci anche domani. Da lunedì sole e temperature di nuovo di discesa.
VIABILITÀ
Al momento restano chiusi i passi dolomitici per pericolo valanghe (Duran, Falzarego, Pordoi, Giau, Fedaia). Chiuse anche la Sp 49 tra Carbonin e Misurina, e la Ss 51 a Cimabanche. Non si transita sulla Sp 30 del Comelico nel tratto tra Costa e Costalissoio, e neanche sulla Sr 48 tra Alverà e Ligonto (è aperto solo un varco per mezzi di soccorso).
Sulla fascia prealpina, è la pioggia a creare problemi di viabilità: chiusa la galleria Madonna del Piave tra Quero-Vas e Segusino, dove si verificano spesso allagamenti.
Le forti nevicate hanno costretto ad annullare anche la Granfondo Dobbiaco-Cortina prevista per oggi. La gara (42 chilometri in tecnica classica riservati agli atleti di interesse nazionale) potrebbe essere recuperata domani.