Firmato il Patto per la sicurezza urbana: videosorveglianza, progetti sociali e lotta al degrado

Firmato il Patto per la sicurezza urbana: videosorveglianza, progetti sociali e lotta al degrado

Più controllo del territorio, contrasto al degrado urbano e tutela delle fasce più vulnerabili: sono questi i pilastri del Patto per l’attuazione della sicurezza urbana firmato ieri (4 giugno) in Prefettura dal sindaco di Belluno e dal prefetto, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine. L’accordo, approvato dal Ministero dell’Interno, prevede una serie di interventi mirati per migliorare la vivibilità della città e rafforzare la prevenzione dei reati, in particolare quelli predatori e legati al disagio sociale.

Tra le azioni previste il censimento degli immobili degradati, con l’obiettivo di attivare percorsi di recupero e riutilizzo, anche in collaborazione con il terzo settore; rafforzamento del coordinamento tra Polizia Locale, Servizi sociali e associazioni, per affrontare situazioni di marginalità, in particolare legate ai senza fissa dimora; progetti educativi e di prevenzione rivolti ai giovani, con percorsi di reinserimento per i minori coinvolti in attività illecite e iniziative per la diffusione della cultura della legalità e di reinserimento sociale per minori coinvolti in attività illecite; coinvolgimento attivo dei cittadini nella cura degli spazi pubblici, attraverso reti di volontariato per la tutela dell’arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi.

Videosorveglianza e coordinamento

Elemento centrale del Patto è il potenziamento della videosorveglianza nelle aree più sensibili del territorio comunale. Il progetto è stato ritenuto conforme alle normative sulla privacy e coerente con le direttive ministeriali. Per garantire il monitoraggio dell’attuazione, sarà istituita una cabina di regia presso la Prefettura, con la partecipazione delle forze di polizia e della Polizia locale.

Il commento

«Questo Patto rappresenta un passo importante verso una gestione condivisa della sicurezza urbana, che non si limita al controllo ma punta anche alla prevenzione e alla rigenerazione sociale», dichiara il Prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton. Il sindaco sottolinea invece l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza: «La sicurezza si costruisce insieme, con responsabilità e partecipazione».

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