Grappoli bianchi profumatissimi, ottimi per le frittelle. Ecco l’acacia

Grappoli bianchi profumatissimi, ottimi per le frittelle. Ecco l’acacia

Profumo inebriante. E inequivocabile. In questi giorni raggiunge l’apice e corre anche a decine di metri di distanza. Basta trovarsi nelle vicinanze di un’acacia (in dialetto bellunese, “cassia”), che proprio in questo periodo sfoggia il meglio di sé. Grappoli di fiori bianchi, dall’aroma delicato e dolcissimo. Apprezzatissimo anche dalle api, che ne ricavano uno dei mieli più ricercati sul mercato. Un miele che a differenza degli altri è trasparente, come l’acqua, e tende a rimanere liquido, senza cristallizzare.

Ma i fiori d’acacia non piacciono solo alle api: sono ottimi anche in pentola. Anzi, in padella. Basta fare una pastella dolce (farina, uova e zucchero) e friggerli in abbondante olio bollente per avere delle frittelle caserecce goduriose. 

La pianta (della famiglia delle Leguminose, la stessa di fagioli e piselli) tende a crescere alta, ma i grappoli di fiori si trovano anche negli esemplari più giovani (con rami più facili da raggiungere). In autunno il tronco è spesso nido prediletto dei chiodini. E… curiosità: secondo il libro dell’Esodo, l’arca dell’alleanza (che doveva custodire le tavole della legge consegnate da Dio a Mosè) non era nient’altro che una cassa di legno di acacia.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto