Scienza, conoscenza, riconoscenza. Sono i tre concetti chiave della mostra “End polio now” inaugurata ieri al liceo Renier di Belluno. La scienza, che oggi con il Covid – come ieri con la poliomielite – permette di affrontare le malattie e garantire uno strumento di contrasto ai virus. La conoscenza, che consente di prendere decisioni in tema di sanità, e non solo. E la riconoscenza nei confronti di chi mette la propria professionalità a disposizione di tutti per curare e prevenire le malattie. Il Covid oggi, la polio ieri.
Proprio la polio, una malattia che fino a pochi decenni fa uccideva e lasciava segni indelebili nelle persone, è diventata una mostra itinerante del Rotary Club, con il patrocinio di Ulss, Regione e Provincia. A Belluno l’allestimento è ospitato in questi giorni dal liceo Renier. Pannelli colorati che mostrano la storia della poliomielite e soprattutto i passi in avanti della ricerca. Qr code collegati per ulteriori contenuti, e anche un piccolo libretto di supporto.
Ieri (sabato 26) l’inaugurazione ufficiale, con una presenza significativa: Loris Paoletti, ammalatosi di polio da piccolo e oggi in sedia a rotelle. «Non ho scelto io di ammalarmi e quando è successo non c’erano i vaccini» ha raccontato, senza tralasciare le traversie dolorose tra ospedali, ricoveri, e operazioni chirurgiche. «Oggi la polio è quasi eradicata, ancora poco e l’avremo sconfitta. Ma solo fidandoci della scienza potremo fare lo stesso con il Covid».
La mostra resterà al Renier per due settimane, poi si sposterà in altre scuole.